sabato 13 agosto 2011

Potere Finanziario: gli Investitori e Speculatori Internazionali

Cari Amici di Quiudinelibera, continuiamo a vedere quali sono gli organi esecutivi che il Potere Finanziario Internazionale si è dato per attuare compiutamente il suo disegno di indebolimento degli Stati-nazione, delle relative leggi e dei Diritti dei Cittadini, checché ne dicano coloro che si ostinano a credere ai proclami fasulli di quest' Europa del denaro e dei potenti e alle panzane dei neoliberisti di...centrosinistra ( una bestemmia? ma è così) e a chi ha indotto le masse popolari a tenere per buona la politica criminale della precarizzazione del Lavoro come antidoto alla crisi.
Precedentemente, abbiamo esaminato il Gruppo Bilderberg e la Commissione Trilaterale (v.), l'opera di intellettuali al servizio del Potere Finanziario, quali Lewis Powell  (v.) e gli autori di The Crisis Of Democracy (v.), altri bracci esecutivi del Vero Potere come il WTO (v.) e l'Europa del Trattato di Lisbona, questo sopruso imposto ai popoli (v.) , i Suggeritori (v.), Le Think Tanks (v.).
Oggi ci avvicineremo idealmente ai tavoli degli Investitori e Speculatori Internazionali: ce li illustra Paolo Barnard (v.) .
 r. v. 

Sintesi tratta dal saggio di Paolo Barnard: Questo è il Potere


Era il 16 Settembre del 1992, un mercoledì. Quel giorno un singolo individuo decise di spezzare la schiena alla Gran Bretagna, non al Burkina Faso, alla Gran Bretagna. E lo fece. George Soros, un investitore e speculatore internazionale, vendette di colpo qualcosa come 10 miliardi di sterline, causando il collasso del valore della moneta inglese che fu così espulsa dal Sistema Monetario Europeo. Soros si intascò oltre 1 miliardo di dollari, ma milioni di inglesi piansero lacrime amare e il governo di Londra ne fu umiliato.
Era l’agosto del 1998, a New York un singolo individuo contemplò il crollo dei mercati mondiali per causa sua. John Meriwether, un investitore e speculatore internazionale, aveva giocato sporco per anni e irretito praticamente tutte le maggiori banche del mondo con 4,6 miliardi di dollari ad alto rischio. La sua compagnia,Long-Term Capital Management, era nota a Wall Street perché i suoi manager si fregiavano del titolo di ‘I padroni dell’universo’, cioè pochi individui ubriachi del proprio potere. Meriwether perse tutto, e i mercati del mondo, che alla fine sono i nostri posti di lavoro, tremarono. La Federal Reserve di New York dovette intervenire in emergenza col solito salvataggio a spese dei contribuenti.
Era l’anno scorso, e in un ufficio londinese dell’assicurazione americana AIG, un singolo individuo, di nuovo un investitore e speculatore internazionale di nomeJoseph Cassano, dovette prender su la cornetta del telefono e dire alla Casa Bianca “… ho mandato al diavolo la vostra economia, sorry”. E lo aveva veramente fatto. Questa volta la truffa dei suoi investimenti era di 500 miliardi di dollari, le solite banche internazionali (italiane incluse) vi erano dentro fino al collo con cifre da migliaia di miliardi di dollari a rischio. Panico mondiale, fine del credito al mondo del lavoro di quasi tutto il pianeta e, sul piatto di noi cittadini, ecco servita la crisi economica più pericolosa dal 1929 a oggi. Tre storie terribilmente vere, che descrivono chiaro cosa si intende per il ‘Tribunale degli Investitori e degli Speculatori Internazionali’,  e quale sia il loro sterminato potere nel mondo di oggi. Altro che Tremonti o Confindustria. Nel mondo odierno esiste una comunità di singoli individui privati capaci di movimentare quantità di ricchezze talmente colossali da scardinare in poche ore l’economia di un Paese ricco, o le economie di centinaia di milioni di lavoratori che per esse hanno faticato un’intera vita, cioè famiglie sul lastrico, aziende che chiudono. Le loro decisioni sono come sentenze planetarie. Inappellabili. Si pensi, se è possibile pensare un’enormità simile, che costoro stanno facendo oscillare sul Pianeta qualcosa come525 mila miliardi di dollari in soli prodotti finanziari ‘derivati’, cioè denaro ad altissimo rischio di bancarotta improvvisa. 525 mila miliardi…(il Prodotto Interno Lordo degli USA è di 14 mila miliardi di dollari). L’Italia dipende come qualsiasi altra nazione dagli investitori esteri, per cifre che si aggirano sui 40 miliardi di euro all’anno, cioè più di due finanziarie dello Stato messe assieme. Immaginate se una cifra simile dovesse sparire dalla nostra economia oggi. Nel 2008 è quasi successo, infatti ne sono scomparsi di colpo più della metà (57%) col risultato in termini di perdita di posti di lavoro, precarizzazione, e relativo effetto domino sull’economia di cui ci parla la cronaca. Ripeto: qualcuno che non sta a palazzo Chigi, decide che all’Italia va sottratto il valore di oltre un’intera finanziaria. Così, da un anno all’altro, una cifra pari a tutto quello che lo Stato riesce a spendere per i cittadini gli vienesottratta dal ‘Tribunale degli Investitori e degli Speculatori Internazionali’, a capriccioQuesta tirannia del vero Potere prende il nome tecnico di Capital Flight, ed è interessante constatare il candore con cui il ‘Tribunale’ descrive la pratica: basta leggere Investors.com là dove dice che “Capital Flight è lo spostamento di denaro in cerca di maggiori profitti… cioè flussi enormi di capitali in uscita da un Paese… spesso così enormi da incidere su tutto il sistema finanziario di una nazione”. Peccato che di mezzo ci siano i soliti ingombranti esseri umani a milioni. Oltre al caso italiano, si pensi alla Francia, altro Stato ricco e potente, ma non a sufficienza per sfuggire alle sentenze del ‘Tribunale’, che ha punito l’Eliseo con una fuga di capitali pari a 125 miliardi di dollari per aver legiferato una singola tassa sgradita al business.
     

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