venerdì 12 agosto 2011

Bandi di gara europei e giustizia sociale: solidarietà alle lavoratrici dell' Insiel di Udine

Dal Messaggero Veneto di martedì 9 agosto 2011 


Siamo le 19 dipendenti di Insiel Fvg che si occupavano del monitoraggio e controllo delle Ricette Farmaceutiche della nostra Regione. Diciamo occupavano, perché il 19 agosto prossimo scade il nostro contratto di 36 mesi a tempo determinato per il quale ormai abbiamo perso ogni speranza di rinnovo o di una piccola proroga. Noi 19 ragazze (dai 25 ai 56 anni di età) svolgiamo questo lavoro da ormai una decina di anni, passando attraverso varie gestioni, da ditte private a tempo indetrrminato fino ad arrivare a Insiel Fvg nel 2008 con contratto di 3 anni. Quest’anno la Regione Fvg ha dato il via al bando di gara europeo per l’assegnazione del progetto alla ditta che si farà “carico” di effettuare il nostro stesso lavoro ad un prezzo ben inferiore rispetto a quello cui la Regione stessa è sempre stata abituata a pagare (e se non sbagliamo, il prezzo è lo stesso dal 2003, mai variato o contestato). Siamo certe che in tempi di crisi, si rendano necessari dei tagli, ma è giusto che questi tagli comportino la perdita di 19 posti di lavoro per 19 donne, single, mogli e madri che vivono in questa Regione, che pagano le tasse in questa Regione a favore di un’altra ditta molto probabilmente non friulana, o addirittura estera? E’ giusto delocalizzare un lavoro Regionale e dare la possibilità a “esterni” di fare per ben 36 mesi lo stesso lavoro per cui noi abbiamo sempre dato tanto? Noi crediamo di no. Anche perché abbiamo già provato in questo decennio a cambiare il nostro attuale programma gestionale a favore di un programma più economico, risultato? Dati inviati incompleti, un accumulo di lavoro arretrato arrivato a 6 mesi di ritardo nell’invio dei tabulati, innumerevoli ore di straordinario e utilizzo di personale esterno per recuperare il ritardo stesso. Ripristinato l’attuale sistema gestionale, siamo tornati pienamente a regime, efficienti e puntuali nelle consegne, fornendo alle Asl regionali un prodotto finito, completo e dettagliato seguendo le varie richieste che ci vengono formalizzate dalle Asl stesse. In questi ultimi due mesi abbiamo sensibilizzato molte persone verso la nostra situazione, e abbiamo trovato sindaci, assessori e consiglieri che ci hanno dato una grande disponibilità e dedicato molto del loro tempo affinché nel bando venisse quanto meno inclusa la clausola di salvaguardia dell’occupazione, ma fin ora tutto è stato vano e ormai il 19 agosto è fin troppo vicino. Siamo al corrente che tanti si stanno ancora prodigano per far sì che questa clausola sia inserita... peccato che ormai sia tempo di ferie e che il bando scada il 31 agosto prossimo, e ormai noi per quel giorno saremmo già disoccupate. Chediamo: quanto conviene economicamente alla Regione indire una gara d’appalto europea della durata di 3 anni pur avendo già una ditta, del personale e una sede tuttora attive? E tutto questo per pagare forse un prezzo sì inferiore rispetto a quello attuale, ma come in tutte le cose, il prezzo è determinato dalla qualità del servizio erogato, e la qualità è frutto di anni li lavoro, esperienza professionale e competenza di chi effettua il lavoro. Grazie per averci dedicato questo spazio e chissà se verrà letto da chi ha il potere di decidere delle nostre vite... *le lavoratrici Insiel di Feletto Umberto

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Come volevasi dimostrare: in un periodo di così grave preoccupazione da parte di milioni di lavoratori e delle loro famiglie per il proprio futuro, il fatto che la nostra travagliata Penisola faccia parte dell'Unione Europea si sta rivelando ogni giorno di più per quello che è veramente, ossia un inganno stabilito alle spalle di noi Cittadini d'Europa per privilegiare i grandi interessi del potere finanziario internazionale a discapito dei Diritti di chi lavora.
A questo proposito, date un'occhiata qui e qui.

Noi di Quiudinelibera siamo vicini alle lavoratrici dell'Insiel e vogliamo lanciare loro un appello attraverso questo blog, invitandole a unirsi al nostro comitato, che proprio in questi giorni si sta attivando per mettere in campo delle iniziative e delle proposte mirate ad arginare lo strapotere dei grandi gruppi finanziari internazionali, che attraverso le pressioni delle loro potenti lobby stanno costringendo i governi a delle politiche economiche antipopolari e volte all'erosione dei Diritti del Lavoro e alla distruzione del servizio pubblico.
Con la giustificazione di una crisi, risultato in gran parte delle loro speculazioni, finiranno con lo svendere ciò che rimane dello Stato e con il ridurre i Cittadini a dei sudditi sviliti e immiseriti.
A meno che noi non ci svegliamo prima e glielo impediamo.
Per contatti: perilfuturo@libero.it

1 commento:

  1. alla fine vincono sempre loro nonostante le innumerevoli promesse fatte.....

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