domenica 28 agosto 2011

Giorgio Fidenato, il mais transgenico e il Libertarismo

In Friuli, continua la guerra di Stato e Regione contro gli agricoltori "ribelli" rei di seminare colture OGM, con in testa Giorgio Fidenato, presidente di Agricoltori Federati (v.) e segretario di Futuragra (v.), l'imprenditore di Pordenone amico di Leonardo Facco (v.), assieme al quale e a Marcello Mazzilli nel 2007 ha fondato il Movimento Libertario (v.) , l'unico gruppo politico italiano ufficiale che si rifà alle teorie economiche della scuola del liberalismo cosiddetto austriaco prima e al pensiero di Murray Newton Rothbard, teorico dell'anarco-capitalismo, poi.
Cosa vorrebbero i "libertari"? per dirla in estrema sintesi, essi propugnano l'idea dell'assoluta libertà di mercato, ponendo al centro le libertà individuali e la proprietà privata come diritto naturale di ogni persona e ritenendo che lo Stato debba esistere solo come una sorta di Grande Ufficio Anagrafe e poco altro, che le tasse sono un furto e che qualsiasi attività economica che non vada a ledere i diritti altrui sia da considerarsi lecita.
In più, essi rivendicano ogni libertà personale, per es. sono contrari al divieto di fumo e di consumo di alcoolici, e il diritto di portare e usare armi per difendere se stessi e la proprietà.
Verrebbe quasi da dire una specie di moderno Far West, ma in realtà il concetto complessivo non è così rozzo e molte sono le implicazioni interessanti sul piano economico di quest'idea, che però personalmente, da sostenitore ad oltranza di un'idea di Democrazia Partecipata, Diretta e Solidale di tutto un Popolo che si riconosce in uno Stato e si dà delle Leggi di conseguenza, non condivido. Aggiungo che sono entrambe visuali lontanissime dall'attuale ordine economico e sociale ma mentre l'idea libertaria va verso una direzione di trionfo dell'interesse privato e dell'individuo, l'altra idea prospetta un mondo laddove gli interessi privati finirebbero con il riconoscersi nell'interesse generale.
Tornando a Giorgio Fidenato e alla semina di mais OGM, in alcune sue dichiarazioni riportate da il Messaggero Veneto del 27 agosto 2011 egli afferma: «Sono vicino agli imprenditori che subiscono ancora una volta l’iniquità della magistratura. Nessuna ricerca scientifica ha mai rilevato che questi prodotti provocano un danno alla salute e all’ambiente – ricorda Fidenato – e in più non mi stancherò mai di dire che la normativa europea dice chiaramente che possiamo seminare. Invece la magistratura italiana si ostina a disattenderla: non sta applicando la legge e quel che è peggio non ha mai voluto chiedere un parere alla Commissione europea, cosa che avrebbe potuto chiarire molti aspetti. In Italia si continua ad applicare una legge che non è mai stata notificata».  
Va aggiunto che è altrettanto vero che molti dei mangimi per gli animali da allevamento provengono da OGM; per contro, Greenpeace (v.) ci informa che in Europa cresce la resistenza agli OGM (v. qui).
Da quanto esposto, credo sia interessante notare come da questo conclamato caso di "disobbedienza civile" emergano almeno tre elementi degni di nota:
1° la contrapposizione fra un apparato statale, a mio avviso di "vecchio stampo", e un'idea politica ed economica che mette assieme una concezione ultraliberista e insieme anarchica del mercato
2° le discrasie fra gli ordinamenti e le leggi sovranazionali della UE e quelle italiane, perfino in assenza, in certi casi, di una normativa nazionale completamente definita
3° infine, un dibattito, quello sulla dannosità o meno degli OGM, che il mondo scientifico, si auspica al di fuori da interessi reconditi e inconfessabili, dovrà portare a compimento nel modo più approfondito possibile e quanto prima, anche per evitare che eventuali conseguenze nocive per l'ambiente e la salute delle persone possano diventare l'unica cartina al tornasole per saperlo.

Per chiunque sia interessato agli argomenti di questo post e pensi di avere qualcosa da aggiungere o precisare, Quiudinelibera resta a disposizione alla voce Commenti o all'e-mail perilfuturo@libero.it.  

 r. v.


1 commento:

  1. Daniele Oian ha scritto: Il Libertarismo è inteso da Fidenato come la legge della giungla: il più forte dovrebbe schiacciare tutti gli altri. Agli antipodi della democrazia.

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