martedì 9 agosto 2011

Le élite al potere: le Think Tanks

Cari Amici di Quiudinelibera, siamo giunti alla descrizione di un altro importante organo esecutivo del Potere Finanziario in Occidente, le think tanks, alla lettera "serbatoi di pensiero" nella traduzione italiana.
Di nuovo, la parola a Paolo Barnard, massimo esperto in Italia di questa materia, autore del saggio-inchiesta "Il Più Grande Crimine" (v.) , ritiratosi dalla scena pubblica pochi mesi or sono perché amareggiato dall'inazione dei pur numerosi estimatori della sua opera (v.).
 r. v.

 Think Tanks
(Sintesi tratta dal saggio di Paolo BarnardQuesto è il potere). 

Letteralmente “serbatoi di pensiero” nella traduzione in italiano, le Think Tanks sono fondazioni dove alcuni fra i migliori cervelli si trovano per partorire idee. Lewis Powell nel 1971, diede il via alla riscossa delle elite. Egli scrisse: “C’è una guerra ideologica contro il sistema delle imprese e i valori della società occidentale”. Nacquero le prime think tanks, come la Heritage Foundation, il Manhattan Institute, il Cato Institute, o Accuracy in Academe. La loro strategia era semplice: raccogliere denaro da donatori facoltosi, raccattare nelle università i cervelli più brillanti, pomparli di sapere a senso unico, di attestati prestigiosi, e immetterli nel sistema di comando della società infiltrandolo tutto. Nel solo campo del Libero Mercato, ve ne sono oggi 336, piazzate oltre che nei Paesi ricchi anche in nazioni strategiche come l’Argentina e il Brasile, l’Est Europa, l’Africa, l’India, la Cina, le ex repubbliche sovietiche dell’Asia, oltre che in Italia (Adam Smith Soc., CMSS, ICER, Ist. Bruno Leoni, Acton Ist.). Alcune hanno nomi sfacciati, come la Minimal Government, la The Boss, o la Philanthropy Roundtable; una delle più note e aggressive è l’Adam Smith Institute di Londra, che ostenta un’arroganza di potere tale da vantare come proprio motto questo: “Solo ieri le nostre idee erano considerate sulla soglia della follia.Oggi stanno sulle soglie dei Parlamenti”. Di nuovo, il fatto è sempre lo stesso: la politica è la marionetta, o, al meglio, è il braccio esecutivo del vero Potere. Infatti, l’osservatore attento avrà notato che assai spesso i nostri ministri economici, i nostri banchieri centrali, ma anche presidenti del consiglio (Draghi e Prodi su tutti) si trovano a cene o convegni presso queste fondazioni/Think Tanks, di cui in qualche raro caso i Tg locali danno notizia. In apparenza cerimonie paludate e noiose, in realtà ciò che vi accade è che ministri, banchieri e premier vi si recano per dar conto di ciò che hanno fatto per compiacere all’idea economica del vero Potere. Nel 1982, l’Adam Smith pubblicò il notorio Omega Project, uno studio che ebbe ripercussioni enormi sulla gestione delle nostre vite di lavoratori ordinari, e dove si leggeva che i suoi scopi erano di “fornire un percorso completo per ogni governo basato sui principi di Libero Mercato, minime tasse, minime regolamentazioni per il business e governi più marginali (sic)”. In altre parole tutto ciò che ha già divorato la vita pubblica in Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e che sta oggi “sulla soglia del Parlamento” in Italia.

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