venerdì 5 agosto 2011

Le opere di Bartolomeo

In questo brano, presentato al Festival di San Remo del 1968 nella duplice interpretazione dei Rokes e del gruppo vocale The Cowsills, di scarso successo all'epoca e successivamente pressoché dimenticato, troviamo il senso di alienazione dell'individuo prigioniero di un lavoro robotico e il suo fuggire la realtà in un sogno d'arte.
Banale eppure commovente, ve lo propongo di seguito prima nella versione dei Rokes e poi in quella del gruppo americano.
In fondo, siamo un po' tutti Bartolomeo...
 r. v.


Guarda il video su You Tube



Guarda il video su You Tube

Le opere di Bartolomeo    ( Testo )

Vi racconterò la storia del signor Bartolomeo:
Fa un monotono lavoro che non lo interessa più.
Sogna un attimo di gloria,
non lo sogni un po', anche tu?
Millecentoundici buchi tutti in fila in questo pezzo di ferro così. ( Uffa!)
Millecentododici buchi tutti in fila in questo pezzo di ferro così.
Pensare che il mio sogno è la poesia.
Millecentotredici buchi tutti in fila in questo pezzo di ferro così.

Ma il giorno mio verrà, il mondo si commuoverà, e leggerà:
"Le Opere Di Bartolomeo".
Chi mi fermerà? Chi mi impedirà
di volare dove vorrò?
Chi mi fermerà? Quando io vivrò nelle parole che scriverò?

Millecentoquattordici buchi tutti in fila in questo pezzo di ferro così. (Uffa)
Millecento eccetera, eccetera e giorni e giorni e pezzi di ferro tutti così.
Ma il mio destino è sempre là ed io non dispero.

Ma il giorno mio verrà.
Il mondo si commuoverà.
Leggerà "Le Opere Di Bartolomeo".

Chi mi fermerà? Chi mi impedirà
di volare dove vorrò?
Chi mi fermerà? Quando io vivrò nelle parole che scriverò?
Chi mi fermerà? Chi mi fermerà?


Nessun commento:

Posta un commento