Da Il Fatto Quotidiano del 27 agosto 2011:
Il governo propone incentivi a chi privatizza i servizi pubblici: " Referendum stravolti" (Leggi Tutto)
Per la Consulta il diritto UE non è solo concorrenza
di Alberto Lucarelli (qui l'articolo)
Sottoscriviamo l'Appello contro questa iniqua manovra finanziaria (clicca qui)
Tutto questo tenendo ben presente che:
1° I servizi pubblici essenziali devono restare pubblici e non diventare preda di privatizzazioni selvagge e di una speculazione finanziaria ancora più nefasta dell'attuale.
2° Se il servizio pubblico funziona poco e male, costringiamolo a migliorare, senza per questo mettere nelle mani dei privati anche l'aria che respiriamo.
3° La UE non è soprattutto dalla parte dei Diritti dei Popoli, ma è innanzitutto espressione degli interessi grandiosi del Potere Finanziario, non facciamoci troppe illusioni su questo (v. qui e qui).
4° Il giurista Ugo Mattei dell'Università di Torino afferma: " Politicamente siamo senza voce; c'è un'asse che comprende maggioranza e opposizione a cui va bene vendere i servizi pubblici."
Questo con buona pace di chi non sa o non vuole sapere che questa sfrenata campagna di privatizzazione e liberalizzazione in Italia non è iniziata con Berlusconi ma già nell'ormai lontano 1997 con il governo di centrosinistra (v. qui e qui ) e questo è in realtà molto più grave perché se è vero che la destra privilegiando il predominio dei pochi sui molti fa il suo mestiere, è vero anche che la sinistra che dovrebbe agire all'opposto non ha fatto il suo.
Renato Valusso
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