martedì 21 giugno 2011

Gruppo Bilderberg e Commissione Trilaterale

Per affrontare l'argomento di questo post, partirò da un fatto di cronaca piuttosto recente, che ha visto come protagonista un uomo, un parlamentare italiano, eurodeputato, di cui altrimenti farei volentieri a meno di occuparmi, perchè sinceramente non lo stimo.
Si tratta del leghista Mario Borghezio e la vicenda che lo riguarda risale al 9 giugno 2011, quando Borghezio, accompagnato da un assistente, ha chiesto di poter presenziare come uditore, data la sua qualità di eurodeputato, all'annuale riunione del Gruppo Bilderberg, che quest'anno si è tenuta a St. Moritz, in Svizzera, pur senza essere stato invitato.
Di fronte al diniego degli addetti alla sicurezza, Borghezio ha insistito ma è stato malmenato e trattenuto dai sorveglianti fino all'arrivo della polizia elvetica, che si è comportata con l'eurodeputato come lo considerasse un criminale, giungendo a perquisire l'auto a bordo della quale il politico viaggiava e, malgrado l'ambasciatore italiano avesse garantito per lui, le autorità svizzere gli hanno ingiunto l'allontanamento entro 6 ore dal suolo elvetico per tutta la durata del meeting del Gruppo Bilderberg.
Per i particolari del fatto, rimando all'intervista telefonica che il giorno dopo, venerdì 10 giugno, lo stesso Borghezio ha rilasciato a Radio 3iii .

Ma che cos'è il Gruppo Bilderberg e cosa c'è dietro a tutto questo?
Da Wikipedia:

" Il Gruppo Bilderberg (detto anche conferenza Bilderberg o club Bilderberg) è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in Canada. Ha un ufficio a Leida nei Paesi Bassi[1]. I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa [2] ma la conferenza è chiusa al pubblico e ai media[3].
Dato che le discussioni durante questa conferenza non sono mai registrate o riportate all'esterno, questi incontri sono stati oggetto di critiche ed anche oggetto di varie teorie del complotto[4]."

Gioverà sapere che la maggior parte di coloro che partecipano alle riunioni del Bilderberg sono le stesse persone che prendono parte a quelle della Commissione Trilaterale.
Di nuovo Wikipedia:
" La Trilateral Commission (Commissione Trilaterale) è un'organizzazione fondata il 23 giugno del 1973 per iniziativa di David Rockefeller, presidente della Chase Manhattan Bank, e di altri dirigenti del gruppo Bilderberg e del Council on Foreign Relations, tra cui Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski. La Trilaterale conta come membri più di 300 influenti privati cittadini (uomini d'affari, politici, intellettuali) dall'Europa, dal Giappone e dal Nord America, con l'obiettivo dichiarato di promuovere una cooperazione più stretta tra queste tre aree. Ha sede sociale a New York.
Come il gruppo Bilderberg, si tratta di un'organizzazione dall'ideologia mondialista. La ragione della sua creazione è stato il declino temporaneo dell'influenza del think tank americano Council on Foreign Relations a causa della sua politica sulla guerra del Vietnam che scontentò molti americani.
L'atto costitutivo spiega: «Basata sull’analisi delle più rilevanti questioni con cui si confrontano l'America e il Giappone, la Commissione si sforza di sviluppare proposte pratiche per un'azione congiunta. I membri della Commissione comprendono più di 200 insigni cittadini, impegnati in settori diversi e provenienti dalle tre regioni».
Il numero di membri è determinato da quote proporzionali a ciascuna delle aree. I membri che ottengono una posizione nel governo del loro rispettivo paese, lasciano la Commissione.
La lista dei membri viene pubblicata ogni anno. L'elenco completo può essere richiesto via e-mail attraverso il sito della Commissione (vedi la sezione Collegamenti esterni).

[modifica] Analisi critiche

L'organizzazione è stata oggetto di molte analisi e critiche, da parte di attivisti politici e accademici che lavorano nel settore delle scienze politiche e sociali. La Trilateral Commission è presente in molte teorie del complotto.
Lo scrittore francese Jacques Bordiot affermò, riguardo ai membri della commissione, che "il solo criterio che si esige per la loro ammissione, è che essi siano giudicati in grado di comprendere il grande disegno mondiale dell'organizzazione e di lavorare utilmente alla sua realizzazione" e che "il vero obiettivo della Trilaterale è di esercitare una pressione politica concertata sui governi delle nazioni industrializzate, per portarle a sottomettersi alla loro strategia globale".("Prèsent", 28 e 29 gennaio 1985). Non sono però specificate le fonti su cui Bordiot avrebbe basato le sue opinioni di merito.
Per altri la Trilaterale è semplicemente l'espressione di una classe privilegiata di tecnocrati: «La cittadella trilaterale è un luogo protetto dove la techné è legge e dove sentinelle, dalle torri di guardia, vegliano e sorvegliano. Ricorrere alla competenza non è affatto un lusso, ma offre la possibilità di mettere la società di fronte a sé stessa. Il maggiore benessere deriva solo dai migliori che, nella loro ispirata superiorità, elaborano criteri per poi inviarli verso il basso» (Gilbert Larochelle, «L'imaginaire technocratique» Montreal, 1990, p.279)"

Quindi, concretamente: siamo di fronte ad una consorteria di potenti che si riunisce in determinati luoghi, in date stabilite e a seconda di dove e di come si riunisce, questo club prende dei nomi diversi.
La Commissione Trilaterale delibera su argomenti quali: il sistema monetario, il governo globale, come dirigere il commercio internazionale, affrontare il problema arabo, le fonti energetiche, rafforzare le istituzioni globali, sicurezza e clima, ossia delibera su tutte le questioni più importanti a livello internazionale.
La maggior parte dei partecipanti non viene dal campo della politica, che è anzi meno rappresentato degli altri, ma soprattutto dai settori della speculazione finanziaria, dell'industria, dal mondo universitario e da quello della cultura in genere: molti di questi personaggi non sono abitualmente noti al grande pubblico ma sono molto più importanti e influenti dei politici che occupano spesso le prime pagine dei quotidiani.
Se il club si riunisce a porte chiuse prende il nome di Gruppo Bilderberg: è lecito pensare che la segretezza di queste riunioni permetta a questi personaggi di accantonare le istituzionalità di cui sono investiti per manifestare più liberamente il proprio pensiero e le proprie intenzioni.
Tra l'altro, uno dei membri del Bilderberg è Herman Van Rompuy, l'attuale Presidente del Consiglio europeo, nome praticamente sconosciuto alla stragrande maggioranza delle persone comuni.
Eppure questo signore ha, unitamente agli altri "illustri sconosciuti" che compongono gli organi di potere della UE, la possibilità di influire enormemente sulla vita dei milioni di persone che sembrano ignorare quasi l'esistenza di questi enti sovranazionali.
Di questo parlerò però in un altro post, così come tornerò sulla storia e le decisioni della Trilaterale e del Club Bilderberg.
Ricapitolando, se è vero che dobbiamo fare attenzione a non cadere in facili complottismi è altrettanto vero che a chiunque non sia un ingenuo appare impossibile credere che questa gente si ritrovi esclusivamente allo scopo di fare un pò di conversazione, magari prendendo un tè; se è vero che è più serio non ipotizzare conclavi segreti e rituali esoterici, elementi questi di forte presa sulla psiche del nostro Borghezio e che fanno vendere un sacco di libri a qualche abile bugiardo, è però anche vero che il pericolo di un potentato che delibera al di sopra dei destini di milioni e milioni di esseri umani non va assolutamente sottovalutato.

  r. v.

Fonti:



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