lunedì 13 giugno 2011

Referendum: contro gli abusi di potere e in barba ai menefreghisti

Amici, abbiamo vinto.
Chi come noi di quiudinelibera auspicava la vittoria del "sì" ai referendum del 12 e 13 giugno non può non essere contento di questo risultato, con un quorum del 57% circa, che ci dimostra come, malgrado tutto, non ci abbiano trasformato, noi popolo italiano, in una massa apatica e del tutto incapace di interessarsi al proprio presente e del proprio futuro, rappresentato quest'ultimo dai nostri figli.
Un dettaglio "campanilistico": l' 'affluenza alle urne in Friuli Venezia Giulia per il voto sui referendum popolari e' andata oltre al 58%.
Ci resta ancora tanto cammino da fare, a noi popoli dell'epoca odierna, per giungere al livello di maturità e di consapevolezza che getteranno le basi per un mondo diverso da quello attuale, più umano, più giusto e libero, quelle basi che faranno crescere una nuova concezione della vita sociale e della politica, le basi per l'inizio di una vera grande democrazia partecipativa e diretta, al posto del modello rappresentativo, che ogni giorno di più mostra la sua inadeguatezza.
A questo proposito, da noi in Italia l'istituto del referendum è in concreto forse l'unica vera partecipazione diretta alla vita democratica del Paese da parte del popolo: rendiamo questo importante strumento di libertà ancora più serio ed efficace di quanto è adesso. Chiediamo l'abolizione del quorum, questo ingiusto paletto che limita grandemente l'espressione della volontà della gente e che si presta all'inganno partitocratico, subordinando vilmente il senso di responsabilità civica del cittadino che esprime la propria opinione all'ignavia ed al menefreghismo di chi rinuncia perfino ai propri diritti.
Chi non vota ad un referendum ha già implicitamente deciso di delegare ad altri le scelte che in seguito riguarderanno anche lui: in una democrazia vera, le scelte non devono essere favorite da coloro che non ne esprimono alcuna.
Scriveteci a chi non vota non conta : quiudinelibera si incaricherà di raccogliere le varie opinioni dei lettori in merito all'argomento e se, come si spera, prevarranno quelle favorevoli alla richiesta di rimozione del quorum referendario, decisione che accomunerebbe l'Italia alla maggior parte dei Paesi stranieri, ci attiveremo in tutti i modi perchè questa volontà della gente pervenga alle stanze di potere.
Sperando anche, sinceramente, che il conto alla rovescia per il potere suddetto sia già cominciato e, come penso si comprenda chiaramente da tutto lo scritto, non intendo riferirmi solo all'attuale esecutivo ma a tutto un sistema.

 r. v.   

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