Continua, purtroppo, la vicenda di disoccupazione del signor Adriano Plozzer di
Udine, di cui abbiamo già riferito sul blog, in altre occasioni (vedi qui, qui e
qui). Storie come questa devono aprire gli occhi una volta per tutte ai tanti
che ancora credono che il Friuli sia un'isola felice e che i problemi legati alla
crisi economica e di valori morali della nostra società, dopo aver magari solo
sfiorato le nostre zone, tra breve saranno scomparsi.
Aumenteranno, invece, e
se noi, sì, proprio noi, comuni cittadini nulla faremo per affrontarli
nessuno lo farà per noi e situazioni come quella che sta vivendo
Adriano e molti altri che però scelgono di restare invisibili
dilagheranno.
Ancora una volta invito chiunque si trovi in
una condizione di disoccupazione o di precarietà lavorativa a scriverci
all'e-mail perilfuturo@libero.it:
assieme si trovano delle soluzioni più facilmente che da soli.
r.
v.
Le danze di Adriano
Udine, 2011: l'odissea di
un disoccupato
di Adriano Plozzer
Chi scrive è un udinese over
50, da parecchio tempo disoccupato.
Sono sempre più amareggiato perchè
nonostante numerosi appelli, lettere, annunci inviati attraverso i quotidiani
locali, il risultato è stato lo zero assoluto.
Per questa nostra cosi bella,
civile e solidale (a parole) società e per chi di dovere risulto un uomo a
perdere: a 54 anni suonati, chi mai dovrebbe preoccuparsi di darmi una risposta
concreta e risolutiva a questo drammatico problema? chiunque può constatarlo di
persona, i lavoratori sono divisi in 2 gruppi ben distinti ovvero di gruppo
a e di gruppo b: i primi sono in
qualche maniera tutelati, aiutati, mentre i secondi vergognosamete, volutamente
dimenticati, abbandonati a se stessi o peggio scaricati sulle spalle delle
famiglie o chi per loro.
Risultato attuale: non ho
piu un presente, tantomeno un futuro, sarò costretto a vendere il mio
appartamento, frutto di tanti sacrifici familiari, non riesco piu a far fronte
ai vari pagamenti che si presentano, sto perdendo tutto, ma proprio tutto,
amicizie, affetti e soprattutto la mia dignità in quanto persona.
E'
palesemente inaccettabile che io non possa usufruire di nessun tipo di
ammortizzatore sociale, nè aderire ai progetti della regione (lsu lpu), nemmeno
una minima indennità di disoccupazione inps...niente di niente. Un' ingiustizia
evidente, accettata supinamente , senza battere ciglio, dalle forze
istituzionali.
Sono schifato, non ho piu voglia di reagire se non con tanta
rabbia, combattendo una guerra che sembra persa in partenza contro un sistema di
burocrazia senza cuore e anima, contro sistemi corrotti, forze politiche assenti
(a meno che non ci siano grossi guadagni) e, ahimè, forze sindacali
colpevolmente assenti, incapaci di dare delle risposte concrete, non certo
semplici, delle piccole soluzioni, rimedi, a un esercito di "invisibili"che
diventa ogni giorno più grande.
Non vorrei tediarvi, vista la chilometrica
lunghezza della presente, ma desidero raccontarvi la mia odissea
da borderline ....via allora con le danze!!! entro nello specifico
parlando delle cooperative sociali di tipo "b" che nelle loro
finalità e scopi avrebbero il preciso compito di assumere soggetti svantaggiati,
pure a rischio, per varie problematiche: ebbene sono rimasto
sconcertato, amareggiato per il trattamento subito. Risultavo privilegiato
rispetto ad altri casi, tutta colpa della crisi! ancora va avanti questo
ritornello. Si fossero poi mai degnati di rispondere alle mie mail, fax ,
richieste di lavoro. Visto che per loro non sono ancora arrivato in fondo
comincerò a delinquere, a drogarmi, a bere (con tutto il rispetto per chi vive
queste malattie) solo cosi forse prenderanno in considerazione la mia domanda di
aiuto.
Altro tasto dolente è il Centro per l'Impiego di Udine (a parte
qualche persona): ma è mai possibile che le persone vengano trattate alla
stregua di tanti pezzi di carta, numeri anonimi e, a parte rari casi, con
totale mancanza di sensibilità, di tatto, e rivelando inoltre una mancanza di
coordinazione tra loro e le aziende o imprese?
Mi sono più volte chiesto se
sono io che sbaglio a rivolgermi all'Ufficio di Collocamento, farei prima a
chiedere al primo che passa per strada, probabilmente un' occupazione l'avrei
gia trovata! il vaso è colmo, colmo di tristezza e di impotenza
totale.
Quanto alle agenzie interinali, peggio per peggio, mi domando dove
sia la tanto ventilata trasparenza, con l'azienda interessata e la selezione
dell'offerta.
Continuo poi con vari istituti scolastici religiosi presenti in
città, nella speranza rilevatasi vana di rimediare uno straccio di lavoro. Per
fortuna parli con uomini di fede, che quindi dovrebbero con i fatti dimostrarsi
solidali, altruisti, buoni samaritani: col cavolo, un muro di gomma totale! ho
dovuto pregarli di starmi ad ascoltare: sempre meno preti e sempre più
burocrati.
Mi sono rivolto poi ai servizi sociali del Comune di Udine,
della7° circoscrizione: anche qui totale noncuranza, nessuna cortesia o un
minimo di umanità nei miei confronti, come fossi uno scocciatore, risposte della
serie "veda di arrangiarsi di suo"o, cosa più grave, inviti a delegare alla
famiglia il gravoso compito di "mantenermi". Io ho perso entrambi i genitori e
mia sorella fa quel che può, visto che come tutti ha già problemi di suo con il
lavoro,ecc., comunque per poter usufruire di un irrisorio sostegno economico
dovrò presentarmi con tanti di quei documenti da far invidia a un intero
ufficio!
Il mio indice accusatore punta anche dritto alle moltissime imprese
o aziende alle quali mi sono rivolto e dalle quali non ho mai ricevuto un rigo
di risposta.
Anche per lavori occasionali pagati con i voucher, non si
riesce a trovare niente a causa di un machiavellico inghippo all'italiana: un
potenziale datore di lavoro non mi ha potuto assumere perchè avrei dovuto avere
una qualsiasi forma di reddito (mobilità retribuita) o un indennizzo inps che
non posso percepire sempre per un' altra assurdità burocratica, oltre il danno
anche la beffa.
Tutti i politici in Regione e Provincia a sbandierare
progetti su progetti, mirati a trovare soluzoni lavorative ai soggetti più
penalizzati : mi devo ritenere fortunato allora, non rientro nelle loro
liste!
Sono stanco di subire continue umiliazioni, mancanza di rispetto, e
di noncuranza, sono stanco di dover rinunciare a vivere dignitosamente: che
futuro si prospetta a me e a tutti coloro che si trovano nella mia situazione?
non arrivano segnali di attenzione , di aiuto concreto, la classe politica
vergognosamente assente e menefreghista dà la colpa alla crisi globale e
lascia che la barca affondi.
Smettano almeno di raccontare balle! sono arrivato
a un punto di non ritorno, ultimamente sto ricorrendo alla mia parrocchia, ma il
massimo che possono fare è darmi delle derrate alimentari, il pranzo o la cena
assicurati grazie ai Frati Cappuccini.
Non posso chiudere se non scusandomi
per la lunghezza di questo sfogo. Ringrazio tanto il signor Renato Valusso, che
mi sta aiutando, e le signore Zaccaria e Papa del C.p.I di Tarcento , molto
disponibili e soprattutto umane. Grazie di cuore.
Adriano,
tel. 3492903380.
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