giovedì 26 maggio 2011

Cittadini senza Stato: o ci uniamo per agire o per noi non ci sarà futuro

Continua, purtroppo, la vicenda di disoccupazione del signor Adriano Plozzer di Udine, di cui abbiamo già riferito sul blog, in altre occasioni (vedi qui, qui e qui). Storie come questa devono aprire gli occhi una volta per tutte ai tanti che ancora credono che il Friuli sia un'isola felice e che i problemi legati alla crisi economica e di valori morali della nostra società, dopo aver magari solo sfiorato le nostre zone, tra breve saranno scomparsi.
Aumenteranno, invece, e se noi, sì, proprio noi, comuni cittadini nulla faremo per affrontarli nessuno lo farà per noi e situazioni come quella che sta vivendo Adriano e molti altri che però scelgono di restare invisibili dilagheranno.
Ancora una volta invito chiunque si trovi in una condizione di disoccupazione o di precarietà lavorativa a scriverci all'e-mail perilfuturo@libero.it: assieme si trovano delle soluzioni più facilmente che da soli.
r. v.

Le danze di Adriano
Udine, 2011: l'odissea di un disoccupato

di Adriano Plozzer

Chi scrive è un udinese over 50, da parecchio tempo disoccupato.
Sono sempre più amareggiato perchè nonostante numerosi appelli, lettere, annunci inviati attraverso i quotidiani locali, il risultato è stato lo zero assoluto.
Per questa nostra cosi bella, civile e solidale (a parole) società e per chi di dovere risulto un uomo a perdere: a 54 anni suonati, chi mai dovrebbe preoccuparsi di darmi una risposta concreta e risolutiva a questo drammatico problema? chiunque può constatarlo di persona, i lavoratori sono divisi in 2 gruppi ben distinti ovvero di gruppo a e di gruppo b: i primi sono in qualche maniera tutelati, aiutati, mentre i secondi vergognosamete, volutamente dimenticati, abbandonati a se stessi o peggio scaricati sulle spalle delle famiglie o chi per loro. 
Risultato attuale: non ho piu un presente, tantomeno un futuro, sarò costretto a vendere il mio appartamento, frutto di tanti sacrifici familiari, non riesco piu a far fronte ai vari pagamenti che si presentano, sto perdendo tutto, ma proprio tutto, amicizie, affetti e soprattutto la mia dignità in quanto persona.
E' palesemente inaccettabile che io non possa usufruire di nessun tipo di ammortizzatore sociale, nè aderire ai progetti della regione (lsu lpu), nemmeno una minima indennità di disoccupazione inps...niente di niente. Un' ingiustizia evidente, accettata supinamente , senza battere ciglio, dalle forze istituzionali.
Sono schifato, non ho piu voglia di reagire se non con tanta rabbia, combattendo una guerra che sembra persa in partenza contro un sistema di burocrazia senza cuore e anima, contro sistemi corrotti, forze politiche assenti (a meno che non ci siano grossi guadagni) e, ahimè, forze sindacali colpevolmente assenti, incapaci di dare delle risposte concrete, non certo semplici, delle piccole soluzioni, rimedi, a un esercito di "invisibili"che diventa ogni giorno più grande.
Non vorrei tediarvi, vista la chilometrica lunghezza della presente, ma desidero raccontarvi la mia odissea da borderline ....via allora con le danze!!! entro nello specifico parlando delle cooperative sociali di tipo "b" che nelle loro finalità e scopi avrebbero il preciso compito di assumere soggetti svantaggiati, pure a rischio, per varie problematiche: ebbene sono rimasto sconcertato, amareggiato per il trattamento subito. Risultavo privilegiato rispetto ad altri casi, tutta colpa della crisi! ancora va avanti questo ritornello. Si fossero poi mai degnati di rispondere alle mie mail, fax , richieste di lavoro. Visto che per loro non sono ancora arrivato in fondo comincerò a delinquere, a drogarmi, a bere (con tutto il rispetto per chi vive queste malattie) solo cosi forse prenderanno in considerazione la mia domanda di aiuto.
Altro tasto dolente è il Centro per l'Impiego di Udine (a parte qualche persona): ma è mai possibile che le persone vengano trattate alla stregua di tanti pezzi di carta, numeri anonimi e, a parte rari casi, con totale mancanza di sensibilità, di tatto, e rivelando inoltre una mancanza di coordinazione tra loro e le aziende o imprese?
Mi sono più volte chiesto se sono io che sbaglio a rivolgermi all'Ufficio di Collocamento, farei prima a chiedere al primo che passa per strada, probabilmente un' occupazione l'avrei gia trovata! il vaso è colmo, colmo di tristezza e di impotenza totale.
Quanto alle agenzie interinali, peggio per peggio, mi domando dove sia la tanto ventilata trasparenza, con l'azienda interessata e la selezione dell'offerta.
Continuo poi con vari istituti scolastici religiosi presenti in città, nella speranza rilevatasi vana di rimediare uno straccio di lavoro. Per fortuna parli con uomini di fede, che quindi dovrebbero con i fatti dimostrarsi solidali, altruisti, buoni samaritani: col cavolo, un muro di gomma totale! ho dovuto pregarli di starmi ad ascoltare: sempre meno preti e sempre più burocrati.
Mi sono rivolto poi ai servizi sociali del Comune di Udine, della7° circoscrizione: anche qui totale noncuranza, nessuna cortesia o un minimo di umanità nei miei confronti, come fossi uno scocciatore, risposte della serie "veda di arrangiarsi di suo"o, cosa più grave, inviti a delegare alla famiglia il gravoso compito di "mantenermi". Io ho perso entrambi i genitori e mia sorella fa quel che può, visto che come tutti ha già problemi di suo con il lavoro,ecc., comunque per poter usufruire di un irrisorio sostegno economico dovrò presentarmi con tanti di quei documenti da far invidia a un intero ufficio!
Il mio indice accusatore punta anche dritto alle moltissime imprese o aziende alle quali mi sono rivolto e dalle quali non ho mai ricevuto un rigo di risposta.
Anche per lavori occasionali pagati con i voucher, non si riesce a trovare niente a causa di un machiavellico inghippo all'italiana: un potenziale datore di lavoro non mi ha potuto assumere perchè avrei dovuto avere una qualsiasi forma di reddito (mobilità retribuita) o un indennizzo inps che non posso percepire sempre per un' altra assurdità burocratica, oltre il danno anche la beffa.
Tutti i politici in Regione e Provincia a sbandierare progetti su progetti, mirati a trovare soluzoni lavorative ai soggetti più penalizzati : mi devo ritenere fortunato allora, non rientro nelle loro liste!
Sono stanco di subire continue umiliazioni, mancanza di rispetto, e di noncuranza, sono stanco di dover rinunciare a vivere dignitosamente: che futuro si prospetta a me e a tutti coloro che si trovano nella mia situazione? non arrivano segnali di attenzione , di aiuto concreto, la classe politica vergognosamente assente e menefreghistala colpa alla crisi globale e lascia che la barca affondi.
Smettano almeno di raccontare balle! sono arrivato a un punto di non ritorno, ultimamente sto ricorrendo alla mia parrocchia, ma il massimo che possono fare è darmi delle derrate alimentari, il pranzo o la cena assicurati grazie ai Frati Cappuccini.
Non posso chiudere se non scusandomi per la lunghezza di questo sfogo. Ringrazio tanto il signor Renato Valusso, che mi sta aiutando, e le signore Zaccaria e Papa del C.p.I di Tarcento , molto disponibili e soprattutto umane. Grazie di cuore.
Adriano, tel. 3492903380.

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