Mi rivolgo al Vostro giornale per chiedere uno spazio per un appello del gruppo quiudinelibera, appello rivolto a quanti da noi in Friuli stanno vivendo la disoccupazione o la precarietà del lavoro ed anche a chi fosse interessato a queste problematiche, per contrastare le quali il nostro gruppo di cittadini "qualsiasi" sta impegnando tempo ed energie allo scopo di individuare delle risposte attualmente non esistenti sul territorio o largamente insufficienti.
Ci sembra altresì venuto il momento di rendere noto un primo abbozzo riassuntivo di alcune delle proposte che intendiamo presentare agli Enti pubblici preposti, Comune, Provincia, Regione, ecc. ed alle parti sociali, proposte mirate ad una auspicabile revisione delle attuali politiche di sviluppo e di tutela dell'occupazione.
1) Chiediamo che venga presa in considerazione la proposta di formulare una legge che preveda delle congrue agevolazioni per l'inserimento lavorativo delle persone che hanno superato il 45° anno di età, quelle stesse persone che al momento attuale si ritrovano, nel caso di perdita del lavoro, ad essere esposte al rischio di disoccupazione cronica, con tutte le gravi conseguenze che questo comporta.
2) Chiediamo che vengano poste le condizioni per far sì che anche i soci lavoratori di cooperativa possano fruire di una indennità di disoccupazione analoga a quella prevista per gli ex dipendenti dell'impresa privata.
3) Chiediamo che gli Enti pubblici preposti ma anche i Comuni, la Regione, ecc. si attivino, anche coinvolgendo le aziende presenti sul territorio, al fine di realizzare un bacino occupazionale da riservare segnatamente e con tempestività alle situazioni di maggior bisogno esistenti sul territorio.
4) Chiediamo che al cittadino disoccupato il Centro per l'Impiego competente provveda a consegnare un foglio informativo (sottolineiamo: un foglio, non un volume magari zeppo di consigli pressochè inutili e oneroso per le casse pubbliche) riportante tutti i diritti spettanti alla persona in stato di disoccupazione (agevolazioni per l'impresa nel caso di assunzione, esenzione dal ticket sanitario, ecc.) e che tali dati siano tenuti in costante aggiornamento, onde evitare quello che succede attualmente, ossia che queste importanti informazioni spesso il disoccupato deve cercarsele da solo, magari vagando da un ufficio pubblico all'altro ( dal C.P.I. alla Provincia, all'Azienda Ospedaliera,ecc.) e incontrando altrettanto spesso difficoltà ad ottenerle a causa della disomogeneità di conoscenza della materia da parte degli stessi operatori.
Gli ammortizzatori sociali attualmente esistenti sono in larga misura inadeguati (es.: borse di lavoro da 250 euro al mese), non sono estesi a tutti i disoccupati bisognosi (p.es. facilmente si viene esclusi per un qualche cavillo burocratico dai lavori socialmente utili) e sono quasi sempre misure che peccano di scarsa tempestività : per l'attuazione di interventi di sostegno economico a favore di persone e di famiglie penalizzate da mancanza o scarsità di lavoro ci si può trovare a dover attendere anche mesi, con le implicazioni facilmente immaginabili del caso.
Ulteriori ragguagli si possono trovare sul nostro blog: www.quiudinelibera.blogspot.com.
Concludo invitando chiunque sia interessato a scriverci e a comunicarci delle idee o desideri unirsi alla nostra iniziativa, che ci può contattare all'e-mail perilfuturo@libero.it e ribadisco che il nostro gruppo non mira in alcun modo a trarre dei vantaggi di carattere economico nè a favorire interessi di parte: ciò che importa a noi di quiudinelibera è la difesa dei diritti dei cittadini, soprattutto di coloro che non hanno alle spalle nè partiti politici nè gruppi di interesse vari e neppure dei "santi" o dei "padrini" che li tutelino.
Ringraziando e confidando in un Vostro interesse, porgo Distinti Saluti
Renato Valusso (attivista di quiudinelibera)
lunedì 16 maggio 2011
Il 2° appello di quiudinelibera inviato alla stampa locale
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