lunedì 16 maggio 2011

Udine: Sindaco, Assistenti Sociali, Parrocchia... dov'eravate?

Lo scritto che state per leggere è di una giovane di trent'anni, udinese.
La sottolineatura mi è parsa d'obbligo, perchè la realtà sociale che si palesa nella lettera, con particolare riferimento agli aspetti che riguardano il servizio socio-assistenziale della Capitale del Friuli nell'anno domini 2011, potrebbe far credere che si tratti di un altro tempo e di un altro luogo.
Io chiedo al Comune di Udine di rispondere a questa lettera: perchè voglio sapere se e come possono dei cittadini onesti e bisognosi essere dimenticati in questo modo.
Mi chiedo come sia possibile che la struttura pubblica assistenziale di una moderna città europea possa fallire fino a questo punto.
Per un momento, dimentichiamo le cifre di denaro astronomiche con cui il governo italiano finanzia le missioni militari, dimentichiamo ugualmente le somme esagerate che scuce al bilancio pubblico il carrozzone della politica, dimentichiamo anche i milioni di euro buttati per ogni sorta di inutili cazzate: ma lo stesso, a due povere donne e ad un ragazzino di 14 anni, come si fa a non far avere neppure il minimo vitale?
Ripeto: attendo una risposta da parte dell' Autorità competente e voglio sperare che questa risposta stia nel sentirmi dire che non è vero, che questa lettera è solo un brutto sogno, che a Udine mai e poi mai possono verificarsi situazioni del genere.
Ma non credo che sarà così: forse quella bella gente non risponderà nemmeno.
Personalmente, non ho alcun motivo per non prestar fede all'autrice dello scritto seguente e allora solo una frase mi sorge spontanea, all'indirizzo di chi aveva il dovere di aiutare e non l'ha fatto:
VERGOGNATEVI.

  Renato Valusso




Da circa ottobre 2010 ci troviamo in difficoltà.
Ci siamo rivolte all'assistente sociale, che dopo averci fatto una visita ci disse che ci avrebbe aiutato a pagare l'affitto e a farci arrivare la spesa una volta alla settimana con l'impegno da parte nostra che noi ci saremo date da fare per cercare un lavoro, con l'aiuto dell'assocazione "Nuovi Cittadini" .
Ci disse che non poteva aiutarci a pagare le bollette ma poteva fare una telefonata per non farci staccare la corrente elettrica e per il gas avrebbero aspettato, comunque alla fine non hanno fatto nulla nemmeno per l'affitto.
Noi abbiamo fatto come ci hanno chiesto, cioè siamo andate dalla Nuovi Cittadini dove ci hanno redatto un curriculm europeo.
Ci siamo state 3 volte senza risultato: i curriculum sono arrivati dopo circa un mese , ma abbiamo dovuto insistere, anche perchè ci avevano dimenticate.
Tornando all'assistente sociale: siamo a maggio e la spesa ci è arrivata solo 2 volte. Noi siamo un nucleo familiare di 3 persone, mamma e 2 figli di cui uno minorenne.
Ci siamo anche rivolte al parrocco della zona che ci ha detto che non poteva aiutarci per le bollette .. però almeno una volta ci ha dato un pò di spesa e basta.
Allora siamo andate alla Caritas: ho chiesto aiuto a loro per la prima volta in assoluto e non hanno voluto aiutarmi, hanno detto che mi chiameranno loro, è già passato quasi un mese.
Su consiglio dell'assistente sociale, abbiamo richiesto la carta famiglia e ci siamo iscritte all'ufficio di collocamento ( per l'appuntamento per l'intervista più di un mese ..) poi abbiamo dato la nostra adesione per fare assistenza domiciliare, purtroppo con scarso risultato.
Io rischio di perdere la casa perchè le assistenti non sono efficaci e tempestive e poi dov'è quello che dice Berlusconi, che lui aiuta le famiglie .. dov'è l'aiuto?
Siamo state in Comune a chiedere aiuto: c'è un fondo a disposizione per aiutare la gente bisognosa ma non è riservato a noi perchè è solo per i privati e visto che noi abitiamo in una casa popolare non ne abbiamo diritto.
Il nostro morale sta molto sotto terra.
Le assistenti non si preoccupano minimamente se abbiamo bisogno di cibo o altro.
                                                                                                                                    Lettera firmata


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