venerdì 13 maggio 2011

Non è uno scherzo: potrebbe diventare una tragica realtà. Diciamo no al nucleare

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Giorgio, Luca, Alessandra e Pierpaolo hanno scelto di privarsi per un mese della loro libertà e vivere rinchiusi in un rifugio secondo precise regole di radioprotezione. Al chiuso. Niente insalata, niente latte, formaggio, carne o pesce freschi. Solo internet per comunicare.
È un atto estremo per far sentire le ragioni del loro No al Nucleare e difendere il futuro di tutti.
Non usciranno fino a che il referendum del 12 e 13 giugno cancellerà l’incubo nucleare.

NeL riFugio

I ragazzi vivono seguendo le regole del protocollo di radioprotezione previsto in caso di incidente nucleare con rilascio di radiazione:

- chiudersi in un luogo sicuro
- una volta all’interno, sigillare i locali nel miglior modo possibile
- arrestare i sistemi di ventilazione e condizionamento dell’aria
- evitare gli alimenti più a rischio, come vegetali a foglia larga (insalate, bietole, spinaci, cavolo, acetosella), latte e formaggi freschi (in particolare di capra e pecora), carne (proveniente da pascoli all’aperto) e pesce (soprattutto in caso di ricaduta radioattiva in mare, come per Fukushima).
Scarica il protocollo di radioprotezione

Per vedere la vita all'interno del rifugio clicca qui

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