mercoledì 11 maggio 2011

Appello di Avaaz: 24 ore per fermare una legge omicida

Cari amici,

Fra 24 ore l'Uganda potrebbe adottare una legge che impone la pena di morte contro gli omosessuali. Un grido internazionale era riuscito a chiudere in un cassetto questa legge l'anno scorso, e ora dobbiamo far sentire tutta la pressione addosso al Presidente Musenevi per mettersi dalla parte dei diritti umani e fermare questa legge brutale. Firma sotto e dillo a tutti:
Fra 24 ore il Parlamento in Uganda potrebbe votare una nuova, brutale legge che condannerebbe gli omosessuali alla pena di morte. Migliaia di ugandesi potrebbero essere uccisi soltanto perché gay.

Già in passato siamo riusciti a fermare questa legge, e possiamo farlo ancora. Dopo l'enorme appello globale dell'anno scorso, il Presidente ugandese Museveni aveva bloccato la legge. In Uganda il malcontento nei confronti della politica sta crescendo, e gli estremisti religiosi in Parlamento sperano che la confusione e la violenza che regnano nelle strade possano distrarre la comunità internazionale e far passare inosservato il secondo tentativo di adottare questa legge piena d'odio. Possiamo dimostrare che il mondo ha gli occhi puntati su di loro. Se riusciremo a bloccare la legge in queste ultime 24 ore prima che il Parlamento chiuda, la legge sarà accantonata per sempre.

Non abbiamo tempo da perdere. Quasi mezzo milione di noi ha già partecipato all'appello: raggiungiamo un milione di voci contro la pena di morte ai gay in Uganda nelle prossime 24 ore. Clicca sotto per agire, poi inoltra questa e-mail a tutti:
http://www.avaaz.org/it/uganda_stop_homophobia_petition/?vl

Essere gay in Uganda è già pericoloso e orribile. Sono continuamente minacciati e malmenati, e proprio pochi mesi fa un attivista dei diritti degli omosessuali, David Kato (foto sopra) è stato brutalmente ucciso in casa sua. Ora gli ugandesi LGBT sono minacciati da questa legge draconiana che impone il carcere a vita alle persone condannate per aver avuto relazioni con persone dello stesso sesso e la condanna a morte per i recidivi. Persino chi lavora per le ONG impegnate nella prevenzione dell'HIV secondo questa legge possono essere incarcerate con l'accusa di "promuovere l'omosessualità".

Proprio ora l'Uganda è in pieno fermento politico: con le rivolte arabe, le persone stanno scendendo in piazza in tutto il paese per protestare contro l'incremento del prezzo degli alimentari e della benzina. Il Presidente Museveni ha risposto con violenza per stroncare l'opposizione. Questa agitazione ha creato l'occasione perfetta per gli estremisti religiosi in Parlamento di ritirare fuori la legge anti-gay, proprio pochi giorni prima che il Parlamento chiuda e che tutte le proposte di legge siano cancellate.

Il Presidente Museveni ha rinunciato a questa legge l'anno scorso, dopo che la pressione internazionale ha minacciato di bloccare gli aiuti all'Uganda. Con le violente proteste per le strade, il suo governo ora è più vulnerabile che mai. Costruiamo una petizione forte di un milione di firme per fermare la pena di morte contro i gay e per salvare vite umane. Ci rimangono solo 24 ore - firma sotto e fai il passaparola urgente con i tuoi amici e con la tua famiglia:
http://www.avaaz.org/it/uganda_stop_homophobia_petition/?vl

Qualche mese fa abbiamo espresso la nostra solidarietà al movimento omosessuale ugandese per dimostrare che ogni vita umana, non importa quale sia la religione, la nazionalità o l'orientamento sessuale, è preziosa. La nostra petizione internazionale che condannava la pena di morte contro i gay era stata consegnata in Parlamento, diventando una notizia diffusa in tutto il mondo e sufficiente a bloccare la legge per diversi mesi. Quando una rivista ugandese ha pubblicato i nomi, le foto e gli indirizzi di 100 sospetti gay, che erano stati poi minacciati, Avaaz ha sostenuto un'azione legale contro la rivista e abbiamo vinto! Insieme ci siamo messi dalla parte della comunità gay in Uganda, e ora hanno bisogno di noi più che mai.

Con speranza e determinazione,

Emma, Iain, Alice, Morgan, Brianna e il resto del team di Avaaz


FONTI:

I legislatori ugandesi in audizione per la legge contro i gay (in inglese)
http://www.google.com/hostednews/ap/article

All’ugandese gay Kasha Jacqueline Nabagesera il Premio Martin Ennals
http://www.italnews.info/2011/05/04/all%E2%80%99ugandese-gay-kasha-jacqueline-nabagesera-il-premio-martin-ennals/

Si fa di tutto per far passare la legge anti-gay (in inglese)
http://www.nytimes.com/2011/04/14/world/africa/14uganda.html


Sostieni il nostro lavoro!Avaaz.org è un’organizzazione no-profit indipendente che non riceve finanziamenti da governi o grandi imprese, quindi la tua donazione è di fondamentale importanza per il nostro lavoro. --
clicca qui per fare una donazione.


CHI SIAMO
Avaaz.org è un'organizzazione no-profit e indipendente con 8 milioni di membri da tutto il mondo, che lavora perché le opinioni e i valori dei cittadini di ogni parte del mondo abbiano un impatto sulle decisioni globali (Avaaz significa "voce" in molte lingue). I membri di Avaaz vivono in ogni nazione del mondo; il nostro team è sparso in 13 paesi distribuiti in 4 continenti e opera in 14 lingue. Clicca
qui per conoscere le nostre campagne più importanti, oppure seguici su Facebook o Twitter.
Per contattare Avaaz scrivici utilizzando il nostro modulo
www.avaaz.org/it/contact, oppure telefonaci al 1-888-922-8229 (USA).




Nessun commento:

Posta un commento