domenica 1 maggio 2011

Libia, Nato, ribelli e potenze occidentali: parla la violenza

Le notizie che riporto di seguito sono una chiara dimostrazione di quello che succede quando alle trattative e ai negoziati civili e democratici si preferiscono la repressione dittatoriale, la rivolta armata ad oltranza, l'intervento militare su vasta scala: l'Uomo non impara mai.

Prosegue la guerra in Libia: i raid aerei della Nato provocano la morte del figlio più giovane di Gheddafi e di tre suoi nipotini.
La Nato conferma l'attacco ma non i morti...mah.
Alle dichiarazioni precedenti del rais che accusa l'Italia di "attacco colonialista alla Libia" risponde il rampollo del Senatùr, che sostiene che non è in corso nessuna campagna di colonizzazione da parte dell'Italia e ribadisce che l'impegno della Lega è quello di riportare a casa i militari italiani al più presto possibile. La Lega è contraria ai bombardamenti italiani in Libia.
Di poche ore fa un incendio appiccato all'ambasciata italiana a Tripoli, reso noto da un comunicato della Farnesina.
VIDEO:
Raid Nato: uccisi figlio e nipoti di Gheddafi
Il Trota: non siamo colonizzatori
 r. v.

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