Amici, eccoci giunti alla terza puntata del dramma umano che, ormai da più di due mesi, sta segnando le giornate di Patrizio Clementei, l'invalido di 53 anni, che a Basaldella di Campoformido, nelle immediate vicinanze di Udine, vive senza luce elettrica e senza riscaldamento, perché impossibilitato, con una pensione di 250 euro al mese, a far fronte al pagamento delle bollette.
Patrizio, che illumina l'appartamento dove abita con le candele, è molto malato, solo e, com'è comprensibile, comincia a conoscere dei momenti di sconforto.
Ultimamente, Clementei viene accompagnato una volta alla settimana da dei volontari di No alla Solit'Udine, un servizio di prossimità del Comune di Udine, presso una struttura ospedaliera dove gli vengono praticate delle infiltrazioni paravertebrali, una pratica invasiva che richiede l'uso di anestesia locale, per lenire gli effetti e il forte dolore della patologia che lo affligge e che lo obbliga a stare molto tempo allettato.
Già nei precedenti post (v.qui) e nell'articolo di Elena Viotto pubblicato da Il Gazzettino di sabato 1 ottobre 2011 (v.), vi abbiamo tracciato un quadro particolareggiato della situazione di Patrizio, che nel frattempo è peggiorata, sia per quanto riguarda le condizioni di salute di Clementei sia in rapporto all'approssimarsi della stagione fredda.
Di nuovo, per chi potesse e volesse dare una mano a Patrizio, Vi segnalo la nostra e-mail perilfuturo@libero.it e il cellulare del blog 3809016082 oppure, se preferite, il telefono di Patrizio Clementei, 3472892842: Patrizio è disponibile ad accettare anche aiuti consistenti in candele, eventuali stufette e relativo combustibile e simili . Grazie fin d'ora a chi si farà vivo.
Una nota personale: considerando la modesta entità della somma ( 250 euro) che Clementei dovrebbe scucire per poter avere il privilegio di non tremare di freddo e di non trascinarsi al buio, se io fossi nei panni del primo cittadino di Campoformido Andrea Zuliani o in quelli dell'assessore di riferimento Mara Mestroni credo che finirei con l'anticipargliela io stesso, innanzitutto per un elementare fatto di solidarietà umana ma anche per risparmiarmi QUESTE FIGURE DI MERDA.
Alla prossima.
Renato Valusso
Ho contattato Andrea Zuliani. Attendo fiducioso una sua risposta. Questa storia, come le altre, mi colpiscono molto.
RispondiEliminaforza Patrizio!!!!!!!!!
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