Cari Amici di Quiudinelibera, mi vedo costretto a RIPRENDERE LA LOTTA.
Malgrado i risultati negativi, a mio avviso, di un anno di impegno civile sul territorio e nel web, mi sono reso conto che NON POSSO MOLLARE, anche se l'apatia e l'insulsaggine di gran parte della mia gente mi fanno ritenere QUASI IMPOSSIBILE ottenere una vittoria, del resto difficilissima da perseguire anche in presenza di condizioni diverse, considerando la spaventosa potenza di fuoco e la complessità micidiale della macchina da guerra nemica.
Chi è il nemico? l'ho già detto e scritto innumerevoli volte: il nemico è rappresentato in primo luogo e più di tutto dal potere finanziario imperante, che non ha esitato e non esita a distruggere leggi, stati e diritti dei cittadini per favorire i propri grandiosi interessi.
Quali sono i principali alleati del nemico? sono primaditutto due: la mancanza di conoscenza e quindi di consapevolezza e, ancora di più, l'assenza di spina dorsale di milioni e milioni di persone.
Milioni e milioni di esseri umani che accettano praticamente tutto quello che viene loro propinato, dal lavoro flessibile al pensionamento a 70 anni, senza prendersi neppure la briga di andare a vedere se tutto questo ed altro ancora sia davvero inevitabile così come ci viene raccontato dai detentori del potere e dai loro media bugiardi.
Si preferisce arrangiarsi invece che provare a organizzarsi, si preferisce, a quarant'anni e anche oltre, spendere la pensione dei genitori per andare a giocare col videopoker anzichè pretendere che il lavoro sia un diritto di tutti e sia a tempo indeterminato ( dove volete che vada una società dove si lavora un mese sì e due no, Giuda bastardo!), si preferisce credere alle fesserie dei giornali-carta straccia invece di muoversi e documentarsi autonomamente, si crede che a un nemico che tiene in pugno tutta la nostra vita sia lecito reagire coi girotondi e gli abbracci.
Invece no: un nemico così potente va innanzitutto conosciuto e poi affrontato con ferrea determinazione, non con la pace nel cuore.
In conclusione: se anche restassi l'UNICO IN ITALIA a credere che una società e un modello di sviluppo diversi e più umani SONO POSSIBILI, E INFATTI LO SONO, come ho documentato nel corso di mesi di ricerca e di divulgazione resi pubblici anche su questo blog, NON MI ARRENDEREI LO STESSO.
NON SONO "RAGIONEVOLE", NOOOOOOO!!!!
E NON SONO ACQUISTABILE.
A presto
Renato Valusso
I link dei post riferiti a quanto affermato sopra in merito al modello di sviluppo alternativo: se sei uno come me, e lo spero, cercateli da solo scorrendo il blog. Se vuoi sempre la pappa pronta: cambia blog.
Apprendo con sollievo il tuo perseverare, con vigore combattiamo il pessimismo. L'Italia è un paese composto da pecore per la gran parte. Chi si porta a casa uno stipendiuccio anche misero si dimentica di lottare, chi non ce l'ha trema e sta fermo, chi sta bene economicamente spesso se ne sbatte degli altri. E' un paese penoso, ma non preoccuparti Renato, noi siamo quelli antipatici che fanno casino, ma ci va bene così. COSI'.
RispondiEliminaGIU' LE MANI DALLE NOSTRE TASCHE
RispondiEliminaLo stato Italiano è stato commissariato dai grandi paesi al G 20 non ritenendo affidabile la risposta della politica italiana...etc. etc....
Cosa aspettiamo NOI ITALIANI A DESTITUIRE L'INTERA CLASSE POLITICA,governo e apposizioni, che da 30 anni ad oggi si sono "spartiti o mal gestito l'Italia",dallo stato alle regioni alle provincie ai comuni fino ad accumulare questo spaventoso debito pubblico.
Ed ora chi lo paga?
Noi ?
A me non sta bene, non sta bene di andare in pensione a 67 anni,o di vender casa o di veder prosciugati i risparmi per pagare il debito o gli interessi del debito pubblico contratto da altri.
Quale sarà il futuro di noi Italiani?
-Mostrare la schiena e pagare (lacrime e sangue) o protestare come il popolo Greco ?
Che si vendano piuttosto i beni storici del bel paese per risanare il debito pubblico piuttosto che metter mano nelle nostre tasche.
Il debito è dello stato, si venda parte di esso compreso Montecitorio e tutti i suoi occupanti.
L.C.