Due mesi di black-out. Poi, ieri, ha rivisto di nuovo la luce.
Patrizio Clementei, l'invalido al 75% per un problema alla schiena che lo costringe a far uso della sedia a rotelle, 53 anni, alloggiato in un appartamento al secondo piano delle case Ater di Basaldella, si è visto riattaccare l'elettricità dall'Enel.
"Ho accompagnato personalmente Clementei all'Enel, insieme all'assistente sociale del Comune e al consigliere Gianfranco Cattaruzzi, che fa parte del gruppo dei volontari comunali che si occupano del trasporto delle persone con disabilità", spiega il primo cittadino di Campoformido, Andrea Zuliani, che fin da quando era scoppiato il caso Clementei aveva assicurato che l'amministrazione si stava già occupando della vicenda.
"L'Enel ha ripristinato il contratto, l'impianto elettrico è a posto e il riscaldamento funziona". Caso chiuso, dunque.
Questa sopra è la parte iniziale dell'articolo uscito oggi giovedì 10 novembre 2011 su Il Gazzettino edizione di Udine a firma di Elena Viotto, la stessa giornalista che si era occupata di redigere il pezzo di sabato 1 ottobre 2011 (v.) sempre a riguardo la situazione di Patrizio Clementei, situazione ben nota ai lettori del nostro blog (v. qui), fra i quali l'Amico di Quiudinelibera Gabriele Borioni che così si esprimeva nel commento al post di martedì 8 novembre: "Ho contattato Andrea Zuliani. Questa storia, come le altre, mi colpisce molto."
L'ottimo Gabriele mi scriveva poi, in una mail del 9 novembre: "Caro Renato, dopo essere stato colpito dall'incredibile storia triste di Patrizio, ho fatto quello che potevo fare nell'immediato, ovvero contattare l'amico sindaco Andrea Zuliani, il quale, insieme ad altre persone dell'amministrazione comunale di Campoformido, sig.ra Monica Bertolini, sig. Gianfranco Cataruzzi e l'assistente sociale, ha preso a cuore la questione che hai presentato.
Credo che anche tu mi possa confermare che il Sindaco si è mosso tempestivamente, visitando oggi stesso Patrizio e successivamente adoperandosi per il ripristino immediato della luce e del riscaldamento.
Nella speranza che le cose stiano così e che possano andare ora un po' meglio per Patrizio, rinnovo la mia stima per la la tua persona e la tua associazione. Per quello che fai e che state facendo.
Un riconoscimento, qualora tu mi confermassi quanto scritto, credo che vada fatto anche al sindaco e ai suoi collaboratori. Quindi, con persone così disponibili e sensibili, non demordiamo. Impegniamoci.
Attendo tue, NON MOLLIAMO.
a presto."
Infatti, caro Gabriele, così è stato e voglio esprimere prima di tutto un grande Grazie a Te e rivolgere il ringraziamento di Quiudinelibera anche al sindaco Zuliani e ai suoi collaboratori per l'intervento a favore di Clementei, anche se situazioni di disagio così grave andrebbero risolte subito in ogni caso: sono perfettamente consapevole che i Comuni non dispongono certo di risorse illimitate ma qui non ci troviamo davanti al caso di un uomo "semplicemente" disoccupato, che può pur sempre sbrogliarsela da solo, ma di un povero cristo che non può agire in alcun modo e pertanto si dovrebbe usare un criterio di valutazione un po' diverso.
Aggiunge il sindaco Zuliani, nell'articolo di Elena Viotto:
"Oggi il signor Clementei ha fatto richiesta anche per l'inserimento nel fondo per l'autonomia possibile, gestito dal Comune attraverso l'ambito socio-assistenziale. Il Comune è, come sempre, attento e vigile. Bisogna però anche che uno sappia che certe spese, come quelle delle bollette, sono prioritarie."
Suvvia, Dottor Zuliani, evitiamo di fargli pure la morale, a uno come Clementei: se dei suoi miseri 250 euro di pensione di invalidità mensile qualche volta ne spendesse 50 per acquistare qualcosa da leggere o per fumare non possiamo condannarlo per questo.
Patrizio come me e come Lei, Dottor Zuliani, è pur sempre un figlio di questa società dei consumi del cazzo, che ci ha insegnato a spendere sicuramente di più per il superfluo che per il necessario e negare questo sarebbe ipocrita, così come sarebbe ipocrita chiedere a un "rovinato" di 53 anni di imparare a campare come un papua.
Ma ci arriveremo: non è lontano ormai il tempo in cui quelli come Patrizio Clementei verranno con tutta probabilità ospitati in strutture pubbliche fatiscenti, quando gli artigli voraci del sistema finanziario in recessione si impadroniranno anche degli ultimi spiccioli che noi cittadini avremo ancora in tasca, ma questa è un'altra storia.
Patrizio mi ha telefonato per ringraziare, poi, in un secondo momento, mi ha inviato questo sms:
"Mi pare un sogno avere di nuovo la luce. Sono però preoccupato al pensiero delle prossime spese: non vorrei che si ripetesse una situazione simile, per di più d'inverno. Mi è stato suggerito di rivolgermi ai Carabinieri."
Tranquillo, Patrizio: queste situazioni si affrontano con il dialogo e la serenità di chi è nel giusto. Divise e manette riguardano altre faccende. E poi, Quiudinelibera è sempre qua.
A presto
Renato Valusso
Gabriele Borioni
Il sindaco di Campoformido dott. Andrea Zuliani
Giustizia fu.
RispondiEliminama con il grimaldello etico di Renato Valusso!
RispondiEliminaAndrea Meneghetti