Antonio Di Pietro non intende entrare con il suo partito nei ranghi del governo tecnico che sarà presieduto da Mario Monti, l'uomo della Commissione Trilaterale (v.) .
Egli sa che quella gente non è "dalla parte del cittadino".
Ma allora quando, qualche anno fa, alla pari degli altri parlamentari italiani, Tonino appose la sua firma per la ratifica del Trattato di Lisbona, sapeva davvero che cosa stava facendo? si era preso la briga di farsi spiegare in termini umani da qualche addetto ai lavori quel guazzabuglio incomprensibile di leggi e di emendamenti, che di fatto ha annullato la nostra Costituzione, asservendola a un governo di tecnocrati non eletti pro-business, di cui Monti è uno dei massimi rappresentanti?
Mi piacerebbe saperlo.
r. v.
pure a me!
RispondiEliminaAndrea Meneghetti