lunedì 28 novembre 2011

Referendum sull'acqua pubblica: ecco come tradiscono la volontà popolare

Da Il Fatto Quotidiano del 27/11/2011

Subito dopo l'esito della consultazione popolare del 12 e 13 giugno scorsi, l'Acea ha chiesto rassicurazioni sul mantenimento degli accordi stipulati a Giulio Napolitano, avvocato, esperto del settore e figlio del Presidente della Repubblica. Secondo il parere legale, l'esito dei quesiti non sarebbe sufficiente a intaccare gli interessi delle società idriche. Ecco perché Leggi l'articolo

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C'era da aspettarselo: del resto, il Trattato di Lisbona parla chiaro sull'argomento privatizzazioni (v.qui) e si tratta di accordi con poteri sovranazionali e forse non è un caso che il legale che si è occupato di rassicurare i gestori privati dell'acqua sia il figlio di Giorgio Napolitano, l'uomo che da anni si batte assieme ad altri per cancellare la nostra sovranità nazionale e che ha steso un tappeto rosso ai piedi di un alto esponente della Commissione Trilaterale e del Club Bilderberg, accogliendolo come un Salvatore della Patria, Napolitano che per anni ha dato il suo avallo a tutta una serie di indecenti leggi ad personam volute da un altro uomo che è stato un disastro per la democrazia e il costume nazionali. 

  r. v.

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