giovedì 17 novembre 2011

Rispondo a chi mi accusa di stare con Berlusconi

Cari Amici, il costume di schiettezza che contraddistingue noi di Quiudinelibera mi impone a questo punto di chiarire ulteriormente una posizione, la mia, che ritenevo essere sufficientemente esplicita ma si vede che mi sbagliavo dal momento che più di qualche lettore, in questi ultimi tempi, mi ha rivolto delle critiche in merito alla sfiducia e allo scetticismo con cui guardo all'esecutivo Monti e più in generale a questa Unione Europea.
In sostanza, mi sono sentito chiedere: ma preferivi continuare con Silvio Berlusconi?
No, cari Amici, certamente no: sono tenacemente anti-berlusconiano e da che scrivo su Quiudinelibera non ne ho sicuramente fatto mistero.
Semplicemente, amo la democrazia e sono un sostenitore convinto della Democrazia Diretta dei Cittadini, a mio avviso il modo di gestire la vita pubblica più moderno e compiuto.
Silvio Berlusconi e la sua cricca rappresentano ai miei occhi l'esatto opposto di quello che deve essere un buon governo e un leader responsabile.
Tuttavia, non apprezzo neppure una nazione che ha rinunciato alle proprie sovranità in funzione di un ente sovranazionale, l'attuale UE, espressione degli interessi grandiosi di potentati economici privati e aborrisco un sistema economico che antepone le grandi speculazioni finanziarie ai Diritti della gente e una politica che finisce con l'attribuire i ruoli di guida e di comando più importanti a funzionari non eletti dal popolo.
Il centrosinistra italiano ha ed ha avuto in tutto questo un ruolo fondamentale e questo lo dico chiaramente, che a qualcuno piaccia oppure no.
Un governo di eletti dal popolo e la sovranità dello Stato sono per me due condizioni imprescindibili di una vera democrazia.
A supporto di quanto scritto, rimando agli ultimi post apparsi in ordine di tempo sul sito di due Amici informatori del web decisamente più noti di me, Paolo Barnard e Claudio Messora.
A presto

Renato Valusso

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