domenica 23 ottobre 2011

A Basaldella come a Calcutta 2

Cari Amici, a distanza di quasi un mese dall'articolo di Elena Viotto pubblicato da Il Gazzettino, a seguito della segnalazione di Quiudinelibera, sul drammatico caso di Patrizio Clementei di Campoformido (v.) , l'invalido di 53 anni al quale è stata sospesa l'erogazione della corrente elettrica perché impossibilitato a pagare le bollette, ebbene nulla è mutato.
Patrizio continua a vivere nelle medesime condizioni: proprio oggi, domenica 23 ottobre, sono stato a fargli visita e ho riscontrato questa triste realtà.
Patrizio abita al 2° piano di una casa Ater: alle ore 19 la temperatura dell'appartamento, rischiarato da due povere candele, non superava i 12 gradi, in presenza anche di una forte umidità, chiaramente avvertibile da chiunque, dovuta in parte anche al fatto che l'alloggio è situato proprio in corrispondenza del sottotetto dell'edificio, peraltro non coibentato.
Secondo il parere medico, Patrizio Clementei dovrebbe stare in ambienti con una temperatura non inferiore ai 18 gradi: egli assume infatti 3 pastiglie da 10 mg. al giorno di antidolorifico a rilascio prolungato più 1 pastiglia da 75 mg. di antinfiammatorio, oltre a 6-7 gocce alla sera di Laroxyl, un sedativo che aiuta a rilassare la muscolatura indolenzita. Inoltre, nel caso di crisi acute con forti dolori,  gli sono state prescritte delle fiale da 10 cl. di morfina, da assumersi fino a un massimo di 4 al giorno.
Tra l'altro, considerando le evidenti condizioni di grave difficoltà motoria di Patrizio, documentate da numerosi referti medici e del resto visibili a chiunque, appare quantomeno strano che la percentuale di invalidità attribuitagli non superi il 75%.
Patrizio, al quale sono state consigliate delle sedute fisiatriche in piscina e con acqua calda, non dispone dell'acqua calda neanche per lavarsi ed è obbligato per poterlo fare a mettere delle pentole sui fornelli. Per far fronte al freddo crescente e all'umidità esistenti all'interno dell'abitazione, che vi assicuro sono fastidiosi anche per chi non ha particolari problemi di salute, Clementei indossa normalmente tre maglioni uno sull'altro.
Secondo l'assistente sociale, Patrizio, che percepisce 250 Euro al mese di pensione di invalidità ( meno di 9 Euro al giorno), dovrebbe essere in grado di far fronte a tutte le spese, tranne i pasti che sono pagati dalla Regione, quindi di pagare tutte le bollette ( si provi a immaginare l'ammontare di una normale bolletta del riscaldamento) nonché l'affitto dell'appartamento (65 Euro) e parte delle medicine, comunque molto costose. A questi costi vanno aggiunti il canone TV, la tassa sui rifiuti e il telefono cellulare, quest'ultimo, come si potrà ben capire, essenziale a Clementei per allertare il 118 nel caso, ormai purtroppo piuttosto frequente, di crisi acuta della sua patologia.
Comunque, l'ammontare complessivo del debito a carico di Patrizio, e che il Comune evidentemente considera troppo oneroso per le proprie casse, non supera i 250 Euro, considerando anche il costo relativo al precedente distacco della corrente elettrica.
Sinceramente, verrebbe davvero da chiedersi che cos'ha fatto un cristo per meritarsi un trattamento simile.
Su sua stessa richiesta, rendo noto che il signor Clementei è disponibile ad accettare degli eventuali aiuti, anche in termini di candele, stufette con relativo combustibile e simili: ringraziando fin d'ora chi potesse e volesse aiutare il nostro sfortunato Amico, Vi segnalo il nostro indirizzo di posta elettronica perilfuturo@libero.it  oppure il cell. del blog 3809016082 o, se preferite, il numero di telefono di Patrizio Clementei, 3472892842.
Vi lascio sperando che dalle parti di Campoformido (e probabilmente non solo) qualcuno cominci a guardarsi allo specchio con un po' più di umiltà.
Quiudinelibera vuole equità e giustizia per tutti e non mollerà la presa finché non le avrà ottenute.
A presto.

 Renato Valusso

      

1 commento:

  1. In Africa dei bambini muoiono per beni primari come acqua e cibo. Nella nostra società si soffre per beni più commerciali, perché ormai schiavi degli stessi. Siamo davvero una società viziata ed assente verso il prossimo. Che si parli d'Africa o Basaldella: TUTTO TACE.

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