Questa lettera, a firma di Adriano Plozzer, pubblicata oggi su Il Quotidiano del Friuli Venezia Giulia (dato che Il Messaggero Veneto le sue lettere non le pubblica più- v. ) ci mostra ancora una volta la vergogna di una società che tratta gli esseri umani come oggetti, anche da parte di chi dovrebbe tenere un atteggiamento del tutto diverso.
Fa specie dover prendere atto che in un Paese del mondo civile un Cittadino che ha l'unico "torto" di essere disoccupato venga ignorato in questo modo dalle Istituzioni, al punto da vedersi costretto a invocare la solidarietà degli altri come ultimo porto di salvezza.
E siamo a Udine, non a Calcutta!
Ma chi governa questa città? chi governa questa Regione? quanti altri come Adriano chiedono un minimo di giustizia sociale in questo Paese?
Evidentemente, coloro che governano a Roma (e a Udine) e che dovrebbero avere a cuore i Diritti dei Cittadini hanno altro a cui pensare (v.qui, qui e qui ).
Ai lettori che volessero conoscere alcune tappe della "Via Crucis" di Adriano consiglio di cliccare sull' etichetta "Adriano Plozzer" in fondo al post: gli interventi raccolti sotto questa voce riguardano la sua amara ed emblematica vicenda.
r. v.
Continua la personale Via Crucis del sottoscritto 55enne udinese.
In questo lungo periodo di forzato riposo evidenti sono state le ingiustizie subite.
Disparità di trattamento, umiliazioni comprese, nel nostro bel Paese dai due volti ben distinti.
Da una parte si tutelano al massimo certe categorie di lavoratori, mediante sostegni al reddito, indennità di disoccupazione ordinaria, inpd progetti mirati atti al reinserimento lavorativo e dall'altra invece non si fa nulla.
Debbo inoltre constatare come tutti i soggetti deputati, con particolare riferimento all'assetto burocratico, tranne poche eccezioni, si siano dimostrati di un menefreghismo assoluto.
Ci tengo ad evidenziare nella mia lista nera i religiosi ai quali mi sono rivolto per delle richieste di lavoro anche spicciolo e dai quali ho raccolto una serie di atteggiamenti improntati alla totale assenza di sensibilità e rispetto: alla faccia della tanto sbandierata solidarietà cristiana!
Sempre meno preti, sempre più freddi burocrati.
Nonostante tutto, confido ancora in chi possa e voglia darmi un aiuto per trovare un lavoro.
Il mio telefono è: 3492903380
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