martedì 19 luglio 2011

Mendicanti e controlli - Leghismo della questua

Poche settimane fa, sul Messaggero, c'è stata una protesta dei commercianti udinesi, che stufi di tutta una serie di mendicanti che chiedevano la carità nelle strade di Udine hanno chiesto all'amministrazione un giro di vite.

Et voilà, gli africani con i libretti sotto il braccio e i braccialetti si sono volatilizzati, i barboni rumeni ridotti, i suonatori di fisarmoniche e pianole a bocca quasi scomparsi.

Effettivamente questi questuanti erano davvero troppi, troppo pressanti ed insistenti, ma quello che mi domando io, com'è possibile che prima della protesta nessuno avesse fatto niente?

Era chiaro che fosse insostenibile una tale situazione, perchè bisogna sempre aspettare di passare il segno?

Ma quello che mi dà più fastidio è il fatto che era chiaro, come si è poi scoperto, che c'era un'organizzazione dietro questo movimento, con questi "lavoratori" che arrivavano ogni mattina  a Udine dal Veneto e da Trieste. E nessuno che pensa ai mendicanti autoctoni e alla concorrenza sleale che hanno subito.

Andrea Meneghetti

1 commento:

  1. Caro Andrea, hai proprio ragione.
    Tanto più che tale categoria non è neppure rappresentata a livello sindacale.
    Una vergogna!

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