Carissimi amici,
essendo anche io copywriter di questo blog, mi sento di aggiungere un punto al post precedente.
L'idea, stanca e paurosa, che non si debba usare la forza per raggiungere i propri risultati, ancorche' di tipo sociale, e' da scardinare.
Sarebbe ora di definire la differenza tra violenza ed uso della forza. Per farla breve si puo' considerare la violenza come un'azione che costringe la volonta' degli altri con mezzi brutali ed unilaterali (senza cioe' considerare le istanze ed esigenze altrui). L'uso della forza invece e' saper dosare i mezzi a disposizione, anche fisici od oratori, per raggiungere lo scopo desiderato.
Se quando sei soverchiato non sei in grado di reagire (saper usare la forza), allora sei gia' morto.
La favoletta che dobbiamo fare i bravi e possiamo protestare, ma sottovoce, e' solo la propaganda del potere che lo impone alle nostre menti, tramite i megafoni degli infiltrati tra le nostre file (in questo caso anche gli Jacopo Fo). Tanto poi questi ripetitori di buone pratiche di protesta (BPP), i soldi per mangiare li tirano sempre fuori visto che mangiano da sempre sulle teste dei poveri schiavi. E qualche volta capita, guarda caso, di vederli nelle televisoni dei padroni.
Tante buone cose a tutti.
Andrea Meneghetti
giovedì 28 luglio 2011
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