Cari Amici, siamo alle solite: il problema di cui avevo scritto nel post Friuli e crisi del lavoro: il nostro silenzio è omertà del 16 maggio scorso continua a presentarsi.
Molti di noi si sentono a disagio ad esplicitare la propria situazione di precarietà lavorativa ed economica, mentre invece sarebbe auspicabile il contrario, se davvero vogliamo iniziare un percorso comune di confronto e di cambiamento.
Non mi resta che rimandarVi al suddetto post, con l'invito a comprenderne fino in fondo i contenuti e confidando nella Vostra volontà di far parte di un gruppo di cittadini informati e responsabili che vuole capire la realtà attuale in modo approfondito e agire per cambiarla.
Per leggere il post, cliccate qui.
Per entrare in contatto con Quiudinelibera: scriveteci a perilfuturo@libero.it.
R. V.
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