Milano, 16 aprile: a distanza di meno di 24 ore l'uno dall'altro il discorso di Beppe Grillo e quello di Silvio Berlusconi.
L'esempio di due posizioni contrapposte, che hanno come minimo comune denominatore un'accesa demagogia populistica.
C'è poco da fare: in realtà sta a noi e soltanto a noi semplici cittadini italiani scegliere se ci sta bene continuare ad eleggere una classe politica che non ci rappresenta più o diventare protagonisti della nostra vita, evitando però l'errore di delegare a dei guru mediatici la responsabilità delle proposte di cambiamento e poi mettersi da parte, reiterando in questo modo il comportamento debole e menefreghista insieme che ci ha condotti al punto attuale, dove moltissimi hanno dato la preferenza elettorale a questo o a quel partito o candidato e dopo non si sono mai veramente interessati di quello che veniva fatto e come.
Quindi: meno elettori ignoranti ma anche meno seguaci adoranti e acritici e sempre più cittadini maturi e responsabili.
R. V.
domenica 17 aprile 2011
Noi Cittadini: meno piazza e più partecipazione critica
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