Personalmente, sono persuaso che alla base della guerra scatenata a livello politico, mediatico e giudiziario contro il Negus de noantri Silvio Berlusconi non ci siano soprattutto o soltanto delle accuse oggettive e l'indignazione per il suo modo di fare politica e di gestire la cosa pubblica, monopolistico e indegno di un Paese evoluto, da parte delle forze dell'opposizione, che in tal modo si chiamano a rappresentare i diritti dei cittadini italiani, ma che ci sia ben altro, ossia la difesa degli interessi di quei gruppi economici liberisti ed europeisti che vedono il loro potere frenato nella sua espansione dall'affarismo piovresco e a senso unico del nostro.
Tuttavia, egli, nella sua lotta per sottrarsi agli attacchi giudiziari che gli sono piovuti addosso da tutte le direzioni, non ha mai esitato e non esita a servirsi della sua posizione e di tutto il suo potere politico ed economico per piegare il Parlamento italiano alla sua volontà, trovando in questo anche la complicità di persone che dappertutto dovrebbero stare tranne che in una sede istituzionale, facendosi confezionare ogni sorta di leggi su misura per sfuggire ai processi che potrebbero inchiodarlo alle sue responsabilità e nel fare questo ha fatto strame della legalità e del rispetto dei diritti di tutti e della nostra Costituzione.
Per questo motivo sto con coloro che ritengono sbagliata e perfino criminale la riforma della giustizia come la intende Berlusconi e pertanto pubblico di seguito i link di due diversi siti: uno è relativo ad un post di oggi tratto dal blog di Antonio Di Pietro e l'altro corrisponde ad un articolo apparso ieri sul sito del Partito Democratico. Entrambi spiegano chiaramente che cosa veramente vuole ottenere Berlusconi e perchè e a quali gravissime conseguenze porterebbe ( o porterà) per i diritti dei cittadini il suo operato.
Da vedere e diffondere.
http://www.antoniodipietro.com/2011/04/salviamo_la_giustizia.html
http://beta.partitodemocratico.it/doc/206531/tutti-i-reati-che-beneficiano-della-prescrizione-breve.htm
R. V.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento