Dal blog di Antonio Di Pietro:
Buona Pasqua a chi crede nella legalità e a chi crede in un futuro più pulito, nell’aria e nelle istituzioni. Buona Pasqua a chi crede che almeno l’acqua sia un bene di tutti e non un privilegio di pochi. E a proposito di referendum, lasciatemelo dire: oggi è più importante che mai andare a votare il 12 e il 13 giugno..
Il governo tenta di sfilare il referendum sul nucleare perché ha paura che, raggiungendo lì il quorum, poi passi anche il referendum sul legittimo impedimento: quello che dice che chi sta nelle istituzioni non può approfittarne per farsi delle leggi, per non farsi processare. Nelle istituzioni ci devono stare le persone che non delinquono, non quelle che non si fanno giudicare.
Siccome Berlusconi è direttamente interessato ha cancellato, o meglio tenta provvisoriamente di cancellare, il referendum sul nucleare per non far raggiungere il quorum. Noi su questo tema dobbiamo sconfiggerlo. Dobbiamo andare tutti a votare, e soprattutto dobbiamo far sentire la nostra voce anche al capo dello Stato.
Dobbiamo dirgli: “Signor capo dello Stato, provi a legger questa legge dell’ultimo minuto che hanno fatto il governo e la sua maggioranza sul nucleare”.
E’ una legge fatta di due parti. Nella prima si dice: “Viene abrogata la legge che prevedeva il nucleare”. Evviva, direi io. Sono quello che ha fatto il comitato referendario, che ha raccolto le firme! Siamo tutti contentissimi se quella legge è abrogata.
Però c’è la seconda parte. Dice che tra un anno il governo può rifare le centrali nucleari sula base delle indicazioni che gli darà l’agenzia per il nucleare e dopo aver solo sentito, non ascoltato, le Regioni e il Parlamento. Vale a dire che il governo chiede una delega in bianco, oggi a impedire il referendum ed entro un anno a fare tutto ciò che vuole senza neanche più dover avere l’approvazione né degli elettori, perché toglie il referendum, né del Parlamento, che non deve più votare alcunché, e nemmeno delle Regioni.
Rispetto a tutto questo l’ultimo arbitro, l’ultimo baluardo di legalità, è il capo dello Stato. Una legge porcata di questo genere non va firmata, non va promulgata. E’ un’offesa ai cittadini. E’ un’offesa alla Costituzione, leva ai cittadini i referendum per autodeterminarsi. Invece in questo modo si toglie il diritto ai cittadini di scegliere e si lascia in mano a una cricca la possibilità di aggirare la legge, passando dalla legge ad personam alla abrogazione ad personam e a tempo provvisorio.
Per questa ragione, buona Pasqua a tutti noi e a Lei, presidente Napolitano. Che questa festività le porti consiglio.
domenica 24 aprile 2011
Appello di Di Pietro al Presidente Napolitano
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