venerdì 23 settembre 2011

Udine: solo, disoccupato e senza reddito da due anni. Non si può accettare e basta.


A questo punto, è evidente: trovare un'occupazione per un over 50 è un'utopia.
Sono Adriano Plozzer, quel 55enne udinese alla costante e affannosa ricerca di un lavoro da più di 2 anni, diventato ormai di casa su Quiudinelibera: in questi giorni a questa ormai sempre più angosciante ricerca alterno uno "scampolo" di lavoro come vendemmiatore, che tra poco finirà.
Desidero ringraziare pubblicamente per non avermi aiutato in nulla tutte le istituzioni preposte ( il Sindaco Honsell in testa), i vari enti religiosi della cattolicissima Udine, le tante agenzie di lavoro interinale alle quali mi sono rivolto, le innumerevoli ditte che ho interpellato e gli inutili sindacati.
Non fruisco di alcun ammortizzatore sociale né di un'indennità Inps e di nessun sostegno economico erogato dai servizi sociali di Udine e ne avrei pienamente diritto, dopo tanti anni di onesto lavoro.
Gli stessi servizi sociali adesso erogheranno dei contributi ai nuclei familiari in difficoltà mentre ai singoli no. 
Da quando questa storia è iniziata, mi sento come perso in un incubo che sembra destinato a non avere mai fine.
Anche questi tristi messaggi, non posso renderli noti quanto vorrei: il signor Medeossi, responsabile della posta dei lettori de Il Messaggero Veneto, il maggiore quotidiano locale, già da diverso tempo mi ha chiuso in faccia la porta della sua rubrica (v.).
Verrebbe da dire, a denti stretti: ma com'è possibile che in una realtà come quella del Nord Est italiano si possa gettare nell'immondizia a questo modo una vita umana, cani maledetti. 
Senza offesa per i cani.
Per chiunque si trovi in una situazione, purtroppo per lui o per lei, simile alla mia e voglia avere almeno un po' di visibilità per non sentirsi cancellato dalla società e se avete ancora voglia di lottare per vedervi riconosciuto il vostro sacrosanto diritto al lavoro, vi invito a telefonarmi al 3492903380 oppure a scrivere a Quiudinelibera all'indirizzo e-mail perilfuturo@libero.it.
Diamoci una mano almeno fra di noi gente comune, dato che quelli che con il nostro voto abbiamo delegato a rappresentarci sembrano avere ben altro da fare.

Adriano Plozzer


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