Cari amici in Italia,
Il nostro Parlamento sta per approvare una manovra economica che condannerà milioni di lavoratori italiani alla precarietà estrema e li escluderà dalle protezioni basilari. Ci rimangono solo 24 ore per far sì che l'Unione europea fermi questo nuovo attacco ai nostri diritti.
Berlusconi sta facendo di tutto per fare approvare misure drastiche che faciliterebbero il licenziamento dei lavoratori, spostando così il peso della crisi economica sulle spalle dei più deboli. Ma l'Unione europea ha già richiamato il governo di Berlusconi perché protegga i lavoratori precari. Se oggi saremo in molti a firmare la denuncia formale alla Commissione europea, potremo fare pressione perché costringa il nostro governo ad agire in fretta.
Domani consegneremo formalmente la denuncia a Bruxelles e le nostre firme a una conferenza stampa congiunta con personalità di primo piano, come il giuslavoralista Pietro Ichino e la Vice-Presidente del Senato Emma Bonino. Oltre 40.000 di noi si sono già uniti a questa campagna per mettere fine al precariato e per garantire lavori decenti a tutti. Se hai già firmato la petizione aiutaci a raddoppiare i nostri numeri inoltrando questa e-mail a tutti:
La diseguaglianza sociale in Italia sta raggiungendo livelli da record, con il 20% delle famiglie più ricche che detiene quasi il 40% del reddito nazionale, mentre il 20% delle famiglie più povere ha solo l'8% del totale. Non sorprende quindi che 1 bambino su 4 nel nostro paese viva in famiglie povere, il che fa dell'Italia uno dei paesi con il tasso di povertà infantile più alto d'Europa!
A peggiorare le cose ci ha pensato la crisi economica, che si è maggiormente abbattuta sui giovani mettendoli davanti a un bivio: o la disoccupazione o la precarietà assoluta. Milioni di lavoratori sono stati negli anni esclusi dal mercato del lavoro e lasciati senza i diritti fondamentali e senza alcuna protezione sindacale: se si ammalano o se fanno un bambino, non vengono pagati o peggio perdono il lavoro. In più il Presidente dell'INPS ha lanciato l'allarme sulle future pensioni dei precari, dicendo che la loro inadeguatezza potrebbe generare un vero e proprio "sommovimento sociale".
Ma il cambiamento è possibile e insieme possiamo farcela. La legge europea obbliga gli stati membri a proteggere i lavoratori dall'abuso di impieghi temporanei, e la Commissione europea ha chiesto recentemente al nostro governo di garantire a tutti i lavoratori gli stessi diritti e protezioni sociali. Il Tribunale di Genova ha creato un importante precedente, riconoscendo i diritti degli insegnanti precari e condannando il governo per la violazione della normativa europea contro la disparità di trattamento.
Avaaz ha lavorato con i massimi esperti per presentare la denuncia formale alla Commissione europea e per mettere fine alla piaga del precariato. La Commissione, secondo le sue stesse regole, ha l'obbligo di rispondere entro un mese. Questo è il modo migliore che abbiamo per ottenere un risultato immediato. Firma sotto per chiedere alla Commissione europea di far rispettare al governo italiano la legge anti-discriminazione e proteggere così i precari:
Insieme abbiamo combattuto e vinto battaglie che inizialmente sembravano impossibili. Proprio quest'anno la nostra comunità si è spesa contro la censura di internet e i tentativi di Berlusconi di mettere il bavaglio alla tv, attraverso petizioni enormi, telefonate e messaggi a politici e funzionari, la mobilitazione di voci influenti e dell'opinione pubblica, e... Abbiamo vinto! Uniamoci nuovamente per difendere il diritto dei lavoratori a vivere una vita dignitosa.
Con speranza e determinazione,
Giulia, Luis, Alice, Ricken, Benjamin, Pascal, Diego e tutto il resto del team di Avaaz.
PIU' INFORMAZIONI
La denuncia alla Commissione europea contro il dualismo del mercato italiano (dal blog di Pietro Ichino)
Licenziamenti facili nella manovra, i dubbi del Quirinale (Corriere della Sera)
Vent'anni per essere assunta. "Ormai tutta la scuola è precaria" (La Repubblica)
Al precario non far sapere che pensione avrà: l’Inps censura per ordine pubblico (Blitz quotidiano)
Fuga dei cervelli all'estero: più 50% in un anno (Il tamtam)
http://www.iltamtam.it/Generali/Economia-e-Lavoro/Fuga-dei-cervelli-allestero-piu-50-in-un-anno.aspx
Il rapporto di Italia Futura sulla mobilità sociale (dal sito di Italia Futura)
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