domenica 5 febbraio 2012

Siamo alle solite: gli italiani non si curano i denti. Chissà perché...


Cari Amici, è di oggi questo articolo di Online-news, che ci informa che il 60% degli italiani trascura l'igiene orale: siamo proprio un popolo di sporcaccioni...?
Invece, risale al 24 marzo del 2010 questa mia lettera al Messaggero Veneto ( che all'epoca ancora me le pubblicava...) in cui, senza voler fare di tutta l'erba un fascio, cercavo di dare una risposta a delle affermazioni analoghe.


LA PREVENZIONE ODONTOIATRICA E IL REDDITO.

Scrivo in riferimento all’articolo pubblicato dal Messaggero Veneto di sabato 13 marzo 2010 riguardante l’azione dei Nas che ha condotto alla scoperta di ben 13 ambulatori odontoiatrici abusivi nella sola Udine e alla chiusura definitiva di 7 di questi. Bene, bravi: senza alcun dubbio si tratta di un’attività encomiabile. Tuttavia, mi viene spontanea una riflessione leggendo poi le parole pronunciate in tali circostanze dal presidente della Cao di Udine, Giovanni Braga, che afferma testualmente che «più la scolarità è bassa, maggiore è la spesa odontoiatrica pro capite. Questo perché le fasce della popolazione meno istruite tendono a non fare prevenzione. In questo modo cercano chi offre il prezzo più basso sul mercato e sono proprio loro a correre il rischio di finire nelle mani di ciarlatani senza scrupoli».
Ora, diciamoci la verità: credo che nessuno, neppure un benestante laureato, si sentirebbe di affermare senza timore di smentita che le cure odontoiatriche, compresa la prevenzione, sono poco costose. Allo stesso modo, reputare che il cittadino con in tasca la sola licenza media o poco più sia uno sprovveduto o, peggio, un cretino che non si vuole prendere cura della propria salute è poco realistico.
Semplicemente, il dentista (quello non abusivo, naturalmente) costa tanto e in genere chi non ha un’alta scolarità non guadagna come un professionista o un dirigente e pertanto può darsi che ricorra alle cure odontoiatriche soltanto quando non può più farne a meno.
Una soluzione potrebbe essere quella di offrire ai cittadini meno abbienti(o meno istruiti?) e alle loro famiglie la possibilità di curarsi la chiostra dentaria senza per questo essere obbligati a chiedere un mutuo alla banca. Ma probabilmente si finirà col non fare nulla in questa direzione. 
Morto di fame con la terza media, tieniti i denti cariati. Tanto, hai poco da masticare.

Renato Valusso 



3 commenti:

  1. La cattiveria umana non finisce: ma che cosa centra l'istruzione con i denti.., il dolore l'hanno tutti, quando si spacca un dente, ti taglia la lingua e ti devi recare quanto prima dal dentista, per le carie idem, la lingua vola nella bocca e sente il dolore se il dente non è liscio per motivi.., vari. Il dentista spesso come il chirurgo, (non tutti naturalmente), non ti dice la verità sullo stato reale. Uno ti dice che ti conviene ed un altro che, non ti conviene pagare una soma tot..., per non levare un dente. Uno dice che la radice è sana e puoi mettere una capsula sulla tua radice che è sana, e altro che la radice è malata ed è meglio levare. HO UN DENTE CHE SI è ROTTO MANGIANDO, ED (IL DENTISTA CHE LAVORO IN UNA DELLE ASL, MA ANCHE UN STUIDO SUO PRIVATO DOVE SONO ANDATA), MI HA TAGLIATO/distrutto il dente, più tosto di ricostruirlo, dicendomi che è andata anche la radice. Ma quando sono andata da un'altro dentista: mi dissi (che la radice del mio dente e ancora sana e che il mio dente si poteva ricostruire, ed ora mi servirà per legare un ponte fisso, più avanti. Dovrei chieder anche dei danni, ma la giustizia non è di questo Mondo, purtroppo. : (

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti, carissima. E tutto questo per sentirti magari dire che la colpa è tua e che gli italiani non "fanno prevenzione per mancanza di una cultura adeguata". Maledetta ipocrisia.
      Renato Valusso

      Elimina
  2. ... ce ne sono tanti che non avendo avuto la fortuna di nascere in una famiglia un minimo agiata, non possono permettersi nemmeno la prevenzione! .. e non è dato a queste persone nemmeno la possibilità di acculturarsi, quindi condivido l'analisi di Renato.

    Nello Specifico

    RispondiElimina