Sia pure di malavoglia e soprattutto con scarsa convinzione, ho firmato on line l'appello del PD per chiedere le dimissioni del premier.
Resto dell'idea che in una democrazia i partiti e le persone vadano eletti e cambiati attraverso il voto, espressione della volontà popolare, e considero risibile la pretesa del Partito Democratico di giungere a "quota dieci milioni" di firme, tuttavia una volta di più ha prevalso il desiderio di esprimere, se non altro, il solito orientamento delle coscienze.
Senza che per questo in nulla muti la mia cosiderazione dell'attuale centro-sinistra, che vedo come un coacervo di ideologie e di strategie politiche spesso in disaccordo tra loro e il più delle volte incapaci di dare vita ad una azione efficace.
Ritengo inoltre, ben memore della storia passata, che l'erede del PCI non sia nient'affatto esente da influenze opera delle lobbies della grande finanza europea ed americana: nell'impropabile caso di una vittoria del centro-sinistra, sono purtroppo convinto che per gli attivisti italiani che vogliono una politica che veramente faccia il bene del Paese si aprirà comunque una stagione di lotte e di contestazioni agguerrite quanto l'attuale.
Ce stufe!
R.V.
sabato 29 gennaio 2011
SE VUOI, PUOI FIRMARE L'APPELLO SUL SITO DEL PD.
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